Oggi, festa liturgica di San Pio da Pietrelcina, ripercorriamo uno dei momenti più particolari e drammatici allo stesso tempo della vita del Santo: il suo transito al cielo.
Una vita completamente donata a Dio, vissuta nella sua contemplazione, sino all’ultimo istante della sua ascesa al cielo. Ecco chi era Padre Pio.
Era la notte fra il 22 e il 23 settembre del 1968 quando Padre Pio da Pietrelcina, il Santo del nostro secolo, saliva al Cielo. Una vita vissuta nell’instancabile fede, nella sua costante preghiera per la conversione dei peccatori, nel suo perenne e fedele amore verso Maria.
Padre Pellegrino Funicelli racconta gli ultimi istanti della vita di San Pio: “Dopo che Padre Mariano si era allontanato dalla cella di Padre Pio, entrai io. Lui era a letto, coricato sul fianco destro. Dai suoi occhi arrossati asciugai qualche piccola lagrima […] Il Padre mi chiamò ancora per altre cinque o sei volte fino alla mezzanotte […] A mezzanotte come un bambino pauroso mi supplicò: «Resta con me, figlio mio»”
Un racconto toccante che ci presenta un Padre Pio consapevole che il suo viaggio terreno sta per finire e che, di lì a poco, si sarebbe congiunto al Padre. Ma aveva paura, paura di rimanere da solo: “Mi guardava con occhi pieni d’implorazione, stringendomi fortemente le mani. Poi, come se si fosse dimenticato dell’orario richiestomi in continuazione, mi domandò: «Vagliò, a ditte a Messe?»” – continua Padre Pellegrino.
La sua costante preoccupazione per i suoi confratelli, per la celebrazione della Santa Messa, nonostante la sua salute cagionevole non gli permettesse più di fare tante attività come prima: “Risposi: «Padre spirituale, io sono sicuro che il Signore la farà vivere ancora a lungo, ma, se dovesse aver ragione lei, posso chiederle un’ultima benedizione per i confratelli, peri figli spirituali e peri suoi ammalati?» E lui: «Sì che li benedico tutti; chiedi anzi al Superiore che la dia lui per me questa ultima benedizione»”.
La volontà di guardare il cielo per l’ultima volta, portò padre Pellegrino ad accompagnarlo, nonostante fosse in sedia a rotelle, verso la finestra della sua celletta: “Mi spaventai, però, quando vidi che le sue labbra cominciavano a diventare livide. E ripeteva continuamente: «Gesù, Maria» con voce sempre più debole” – racconta.
Fu un campanello d’allarme: i frati avevano capito che Padre Pio stava davvero male. Subito fu chiamato il suo medico, il quale non potè far altro che preparargli l’iniezione che permise di calmarlo per qualche minuto: “Mentre i medici davano l’ossigeno prima con la cannula e poi con la maschera, il padre Paolo da San Giovanni Rotondo amministrava al Padre spirituale il Sacramento degli infermi e gli altri confratelli inginocchiati all’intorno pregavano.
IL VIDEO DAL SITO TV PADRE PIO
Alle ore 2,30 circa dolcemente chinò la testa sul petto: era spirato” – conclude, nel suo racconto, Padre Pellegrino.
La storia di un Santo, commovente ma sempre legata a Dio a doppio filo, sino all’ultimo giorno della sua vita.
Fonte: operapadrepio.it
ROSALIA GIGLIANO
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