Padre Pio fa parlare di se continuamente, anche dopo la sua morte.
Del resto, era stato lui stesso a dirlo, prima di lasciare questa terra. Quando, infatti, alcuni fedeli gli domandarono: “Mo’ voi ve ne andate e noi come faremo senza di voi?”.
Padre Pio disse: “Semplicioni, io sarò qui in mezzo a voi più di prima. Venite alla mia tomba. Prima per parlarmi mi dovevate aspettare, adesso li sono io che vi aspetto. Venite alla mia tomba e riceverete più di prima”. E così è accaduto e accade tutt’oggi.
Adesso che c’è la possibilità di cercare le notizie e le foto, nonché i video più eclatanti in web, tutto il mondo riesce a seguire le vicende che fanno discutere maggiormente medici e religiosi, sugli eventi prodigiosi che riguardano il corpo dei Santi, che rimangono incorrotti, dopo la loro nascita al cielo.
Ora il Vescovo di San Giovanni Rotondo-Manfredonia-Vieste, Monsignor Domenico D’Ambrosio, riferimento del Vaticano in merito alle opere di Padre Pio, dopo l’esame dell’apposita Commissione, ha reso noto quanto appurato, sul corpo del Santo di Pietrelcina: “Sin dall’inizio, si vedeva chiaramente la barba. La parte superiore del teschio è in parte scheletrita, il mento è perfetto, il resto del corpo è conservato bene. Si vedono benissimo le ginocchia, le mani, i mezzi guanti, le unghie. Se padre Pio mi permette, è come se fosse passato un manicure”.
Ad assistere all’evento, oltre alla Commissione di medici e religiosi e al Vescovo D’Ambrosio, c’erano dei parenti del Santo, la signora Consiglia De Martino (che ebbe la guarigione che ha determinato la Beatificazione di Padre Pio) e Matteo Pio Colella (che ebbe la guarigione che ha determinato la Santificazione di Padre Pio).
Anche San Pio portò sul corpo i segni delle stimmate, oltre la ferita al costato, per tutta la sua vita terrena. Quei segni, oltre a tanto dolore, gli procurarono anche la diffidenza ingiustificata di molte autorità religiose del tempo.
Ora il Santo è conosciuto in tutto il mondo, per i suoi innumerevoli e documentati miracoli.
Fu proclamato tale da Papa San Giovanni Paolo II, nel 2002; i due si erano conosciuti realmente. Antonella Sanicanti