Nel numero 89 de ‘L’eco di Medjugorje‘ padre Slavko ha concesso un’intervista in cui ha spiegato il perché della sua convinzione della veridicità delle apparizioni ed ha criticato la cecità di chi ancora allora (era il 1991), ma anche oggi in molti continuano, metteva in dubbio le apparizioni mariane solo perché durano da tanto tempo ed i messaggi poiché sono spesso ripetitivi. L’intervistatore in primo luogo chiede cosa rappresentano a suo avviso i messaggi mariani ed il sacerdote serbo risponde che si tratta di consigli amorevoli di una madre ai propri figli: “Come sacerdote mi sembrano proprio le parole di una madre che vuole accompagnare la nostra vita con le sue raccomandazioni… Ricordo che il Papa alla fine dell’anno mariano aveva detto: ora entriamo nei tempi mariani. Ecco, in questi tempi che sono suoi, la Madonna ci segue con la sua parola semplice, ci dà continui avvisi educativi e raccomandazioni”.
Padre Slavko aggiunge che questi messaggi ripetuti con insistenza hanno la funzione di aiutare i figli a ricordare la retta via a non essere fuorviati da tutti gli impulsi che la modernità manda costantemente: “Ecco, in questi tempi mariani, di evangelizzazione 2000, questa voce semplice e forte, persistente, aiuta molto. Io non posso dire cosa sarebbe il mondo senza queste apparizioni, ma posso dire cosa sarebbe la mia vita senza di esse. Ora, dopo 10 anni 5 mesi e 8 giorni, non vorrei non aver conosciuto tutto questo”. Insomma come dice il detto latino “Repetita Iuvant” e la ripetitività dei messaggi della Regina della Pace non serve ad altro che ad educare i fedeli. In questa prospettiva anche la durata delle apparizioni assume un senso chiaro: quello di educare il maggior numero di persone possibili.
Conscio di questa funzione istruttiva padre Slavko si lamenta di chi, anche tra le alte cariche della Chiesa, trova la durata delle apparizioni una giustificazione sufficiente a mettere in dubbio il messaggio da esse derivanti: “Quando uno pone il problema del protrarsi delle apparizioni, delle ripetizioni dei messaggi, mi disturba, perché non gli bastano conversioni, guarigioni… Se pone quei problemi come scuse per non accettare, non voglio convincerlo per forza. Ricordiamo che molti, volendo un Messia come loro desideravano, non hanno potuto riconoscere Gesù e salvarsi. Per questo Gesù piange su Gerusalemme dicendo: ‘Non hai riconosciuto il tempo della mia visita’”.
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