Cosa ha detto l’esorcista padre Talmelli sulle accuse di eresia rivolte a papa Francesco?
Ha spiegato che chi attacca il papa non ha fede nella tradizione e nel dogma.
Gli attacchi subiti da papa Francesco
Sin dai primi giorni in qualità di nuovo successore di Pietro, papa Francesco è stato avversato dalla frangia più conservatrice della chiesa cattolica. Ci sono fedeli, sacerdoti e cardinali che ritengono il Santo Padre inadatto a ricoprire il ruolo di cui è stato investito, asserendo persino che sia eretico. Gli attacchi più duri di questi primi sei anni di pontificato sono stati quelli sull’Amoris Laetitia e quelli più recenti contenuti nel dossier Vigano, attraverso il quale il pontefice è stato accusato di aver ignorato gli avvertimenti sulla condotta immorale di McCarrick.
In entrambi i casi, papa Francesco ha preferito non rispondere in maniera diretta agli accusatori, lasciando che fossero teologi ed altri esponenti della chiesa a rintuzzare le accuse. Ciò a cui non si trova risposta è il motivo per cui giungano questi assalti, si tratta di semplice politica o di qualcosa di diverso? A rispondere a questo quesito ci ha pensato l’esorcista padre Raffaele Talmelli, nel corso di un’intervista concessa a ‘Famiglia Cristiana‘ in cui ha parlato della pubblicazione del suo secondo libro e dell’influenza del demonio sulla società.
Padre Talmelli: “L’odio verso il papa genera scismi”
Interrogato sul motivo che ha condotto a questi continui attacchi contro Bergoglio, padre Talmelli ha spiegato che l’odio verso la chiesa, Dio, la Madonna ed i Santi è un chiaro segno della presenza del demonio, quindi ha aggiunto: “L’odium fidei e l’odium ecclesiæ, massima espressione dell’avversione al sacro, generano martiri, non seggiole rotte e sbalzi d’umore. E l’odium Petri genera scismi. San Cipriano scriveva che ‘il demonio inventò le eresie e gli scismi con cui sovvertire la fede, corrompere la verità, spezzare l’unità'”. Insomma, anche l’odio nei confronti del papa sarebbe un artificio del demonio per indebolire la Chiesa.
Per spiegare meglio la sua posizione, l’esorcista ricorda che è stato Gesù a volere che Pietro fosse il capo della sua Chiesa e che divenisse dunque un insegnante di verità inoppugnabili: “Il Signore non rese il suo Apostolo immune dal commettere errori, cioè impeccabile; gli conferì invece il carisma di non poter insegnare errori, cioè di essere infallibile. Lo avvertì anche che Satana lo avrebbe cercato per vagliarlo come il grano. E il vaglio di Satana non si fece attendere: i primi trenta papi furono tutti uccisi”.
Padre Talmelli completa il suo pensiero a riguardo ricordando infine che gli attacchi al papa non sono certo un fenomeno nato nel 2019, ma un evento che ciclicamente si ripete generando fratture interne: “Si cominciò ad accusare il Pontefice di eresia al tempo di san Callisto, nel 217. E la storia continua”. Con queste parole il sacerdote invita i fedeli a diffidare dalle accuse di chi è stato fortemente intaccato dal dubbio, poiché questi: “Dimostrano di non credere né alla tradizione né al Dogma”.
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Luca Scapatello
Fonte: Famiglia Cristiana