Quando papa Francesco parla della figura del sacerdote, lo descrive come un uomo che deve incarnare in ogni piccolo gesto la parola di Cristo. Un uomo insomma in grado di scendere dal pulpito ed andare in mezzo alla gente, senza applicare ad questi distinzione tra razze, sesso, religione ed età, ma con il solo intento di diffondere il verbo. A questa descrizione sembra appartenere padre Zanotti, un sacerdote francese che ha abbandonato la sua passione per la musica per andare incontro alla propria vocazione.
Nato a Nizza nel 1959 da una famiglia di origine russa ma stabilitasi in Corsica, Michel Zanotti ha subito in tenera età il trauma della scomparsa dei genitori. Rimasto orfano, è stato allevato dai Salesiani e nel corso dell’adolescenza ha seguito i richiami della musica, del mondo dello show business, diventando un cantante. La vita dell’artista gli regalava soddisfazioni, ma un giorno ha compreso che quello non era l’obbiettivo che Dio aveva scelto per lui e sotto la guida di padre Joseph-Marie Perrin e di padre Marie-Dominique Philippe ha preso i voti ed è stato ordinato sacerdote nel 2004 a Marsiglia.
Per comprendere chi è padre Zanotti, basta leggere alcune righe che ha scritto sui sacerdoti di oggi nella sua prima pubblicazione ‘Au diable la tiédeur‘ (al diavolo la tiepidezza): “Siamo onesti, la verità è questa. Siamo noi, che non abbiamo più il sacro fuoco. L’immagine che diamo del sacerdozio è troppo insignificante. Non tocca più il cuore”. Quella che potrebbe sembrare una frase fatta, per padre Zanotti è divenuta una regola di vita: nella sua chiesa vengono accolti tutti, dal ricco al povero, dal giovane al vecchio, dal parrocchiano assiduo all’assiduo peccatore e tutti ricevono lo stesso trattamento poiché per padre Zanotti: “Non bisogna mai perdere nessuna piccola occasione per parlare di Cristo”.
Questo sacerdote è sempre attivo, fuori dalle ore dedicate alla preghiera ed alle celebrazioni gira per la città alla ricerca di persone che hanno bisogno, parla con studenti, musulmani e clochard senza alcuna differenza ed il risultato di questo modo di vivere l’abito talare è sotto gli occhi di tutti: la sua chiesa è gremita di fedeli che ascoltano le sue prediche. Questo risultato è la dimostrazione che ciò che dice il papa e che Zanotti riprende sulla tiepidezza dei sacerdoti è una realtà difficile da negare e , forse, con un ritorno alle origini la crisi della Chiesa potrebbe essere superata.
Luca Scapatello
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