Il segno della croce durante la Santa Messa: che cosa significa?

Durante la celebrazione della Santa Messa compiamo molti gesti, talvolta in modo abitudinario e non consapevole di ciò che significano. Uno su tutti, è quello che compiamo sia all’inizio che alla fine della Santa Messa. Il segno di croce è solo un segno di saluto perché siamo entrati nella casa del Signore o c’è altro? E … Leggi tutto

Il Pensiero di Sant’Agostino per oggi 23 Maggio 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “La vita umana non si identifica con la luce del sole”.

O Sant’Agostino, trasmetti anche a noi una scintilla di quell’ardente amore per la Chiesa, la Cattolica madre dei santi, che ha sostenuto ed animato le fatiche del tuo lungo ministero.

pensiero Sant'Agostino
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Oggi vi proponiamo una perla pronunciata da Sant’Agostino. Un pensiero che ci aiuta a comprendere il senso della verità.

La vita umana non si identifica con la luce del sole, come avevano cantato i poeti latini e greci, ma con l’attesa della luce di Dio: «Questa è la Luce, è l’unica Luce, e un’unica cosa sono coloro che la vedono e la amano”.

Pensiero dei Santi: chi è Sant’Agostino?

Il Dottore della Chiesa Sant’Agostino (354-430, Numidia) ha una storia di “tarda conversione”, sopraggiunta anche grazie alle tante preghiere della madre (Santa Monica). Lui stesso scriverà in seguito: “Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo …. Ti ho gustato e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato e ora ardo dal desiderio di conseguire la tua pace”.

Era figlio di un pagano e di una cristiana, ma la vita lo aveva portato a studi di Retorica e a cedere a tante tentazioni terrene. Aveva un’amante e un figlio ed aveva abbracciato la fede al Manicheismo, che professava due elementi duali, divini e contrapposti: uno buono, l’altro cattivo. Giunto a Roma, si convinse a lasciare quelle credenze, ma era ancora ben lontano dal conoscere la grazia di Dio.

Da Roma si recò a Milano dove incontrò il Vescovo Ambrogio (il Santo) e il sacerdote Simpliciano (anch’esso oggi Santo) che lo aveva istruito. Da quel momento, il suo cuore si aprì a Dio; nella Quaresima del 386, ebbe il Battesimo da Sant’Ambrogio in persona e la sua vita cambiò notevolmente. Era la risposta tanto attesa alle preghiere della madre.

Sant’Agostino convertito da Sant’Ambrogio

Agostino era andato a Milano, per incontrare il Vescovo Ambrogio ed ordinargli, in nome dell’Imperatore Valentiniano, di cedere la Basilica agli ariani, se avesse voluto salvare la propria vita. Il loro dialogo fu all’incirca questo: “L’imperatore pretende che io la ceda? In nome di quale autorità?”. “In nome dell’autorità conferitagli da Dio”, rispondeva Agostino al Vescovo di Milano.

“Menzogne. Come osate chiamare Dio come vostro garante? Voi non credete in lui, non credete in niente. E invocate il ritorno degli Dei pagani. Raccontate menzogne! Tornate in voi stessi e chiedetevi quale sia la verità. Solo la verità potrà rendervi veri uomini, uomini liberi”.

“Ricordate cosa vi ho detto: non è l’uomo a trovare la verità, deve lasciare che sia la verità a trovare lui. Perché la verità è una persona, è Gesù Cristo, il figlio di Dio”.
E Agostino, da allora, continuò a seguire i sermoni di Ambrogio, fino a convincersi di dover ritornare a Dio.

 

Un messaggio incredibilmente profetico di Padre Pio al suo figlio spirituale

San Pio da Pietrelcina, è noto per essere stato un santo dotato di carismi straordinari che gli venivano da Dio, tanto che colpiva nel cuore chiunque lo incontrava. Una forza spirituale che emanava costantemente e che si riflette nella testimonianza dei suoi figli spirituali. Uno dei suoi figli spirituali era Don Domenico Labellarte, originario della cittadina di … Leggi tutto

Papa Francesco ci insegna un modo simpatico e alternativo di pregare

Ci hanno sempre detto di pregare con le mani giunte ma ecco che il Santo Padre ci introduce ad una modalità diversa, coinvolgente, e possiamo anche aggiungere, simpatica, di pregare. Una sorta di “piccolo rosario portatile”. Le nostre cinque dita, ognuna delle quali corrisponde ad una qualità particolare per una preghiera. Un modo “alternativo” per … Leggi tutto

Qual è il famoso dolce realizzato con i simboli di Santa Rita?

A Santa Rita da Cascia sono associati degli alimenti, molto significativi della sua vita, che uniti insieme vanno a comporre un dolce buonissimo che si può fare per renderle omaggio. Ecco qual è, con la ricetta per realizzarlo. Santa Rita da Cascia, la cui memoria liturgica è il 22 maggio, è molto amata e venerata … Leggi tutto

Il Pensiero di Santa Rita da Cascia per oggi 22 Maggio 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Non indugiate, né aspettate il tempo, perché il tempo non aspetta voi”.

“Sotto il peso del dolore, a te, cara Santa Rita, io ricorro fiducioso di essere esaudito. Libera, ti prego, il mio povero cuore dalle angustie che l’opprimono e ridona la calma al mio spirito, ricolmo di affanni”.

pensiero Santa Rita da Cascia
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Oggi, tra tutti i santi, vi proponiamo un pensiero di Santa Rita da Cascia. Raccogliamo e facciamo nostra questa perla di una delle sante più amate.

“Ponetevi per obietto Cristo crocifisso, nascondetevi nelle piaghe di Cristo crocifisso, annegatevi nel sangue di Cristo crocifisso. E non indugiate, né aspettate il tempo, perché il tempo non aspetta voi“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Rita?

Rita, si chiamava, in realtà, Margherita Lotti (1370ca.-1457ca., Umbria) e, nel trascorrere della sua vita, fu sposa, madre e poi Suora. Divenne moglie a 16 anni ed ebbe due figli, ma, a soli 30 anni, Rita aveva perso entrambi i genitori (non giovanissimi alla sua nascita); il marito, caduto in un agguato; i due figli, morti a causa della peste.

Aveva segnato -spiritualmente parlando- la vita del consorte (prima un combattente per la fazione dei ghibellini), avvicinandolo alla fede e alla pace del cuore, e quella dei figli, che convinse a non pensare mai di vendicare l’uccisione del loro padre.

Quando giunse a Cascia, chiese di essere ammessa al Monastero delle Suore Agostiniane di Santa Maria Maddalena. Le fu negato l’ingresso, perché le Sorelle temevano ritorsioni da parte dei nemici del marito di Rita. Un giorno, però, ella si trovò miracolosamente entro le mura del Monastero, da cui non uscì mai più.

Santa Rita è definita la Santa delle cause impossibili, per la vita difficile e dolorosa che ha condotto con esemplare spirito cristiano, di obbedienza alla volontà di Dio, e per le grazie che ha dispensato.

Santa Rita e la spina sulla fronte

Nel 1432, Rita si trovava inginocchiata davanti ad un crocifisso. Stava pregando di poter condividere le pene del Signore. Fu allora che una spina, staccatasi dalla corona di Cristo, le colpì la fronte, lasciandole una profonda ferita che, nonostante le cure e il passare del tempo, non si rimarginò, se non alla sua morte.

Le rose, che fioriscono proprio a Maggio, mese che la commemora, sono da sempre associate a Santa Rita, sia per le spine, che ricordano la sua stimmata, che per l’odore, che si sprigiona al verificarsi di un miracolo per sua intercessione.

Nel giardino del convento Agostiniano dove visse l’ultimo periodo della sua vita, si coltivano ancora le rose che -si dice- provengano da una pianta, fiorita in pieno inverno, nel luogo natio di Rita e che sbocciarono nel momento in cui la Santa, in fin di vita, espresse, ad una sua parente che si recava a trovarla, il desiderio di riceverne una. In quel luogo, si può vedere anche la dimora delle api di Santa Rita che, bianche e senza pungiglione, sciamano solo una volta all’anno, a Maggio appunto.

 

Potente Supplica a Santa Rita da Cascia, avvocata dei casi disperati, per chiedere una grazia

In occasione della sua Festa Liturgica, rivolgiamo alla Santa delle cause impossibili, una forte preghiera che oggi recitiamo in suo onore, certi che presenterà al trono dell’Altissimo le nostre invocazioni.

Una supplica che viene recitata oggi 22 maggio, alle ore 12.00 se possibile, ma che ognuno di noi può pregare ogni qualvolta ne sente la necessità.

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La preghiera a questa Santa

È una delle Sante più amate ed invocate, specialmente per la risoluzione di casi impossibili. Lei, Rita, che nel corso nella sua vita, è riuscita con il solo aiuto della preghiera e con la sua immensa fede e devozione in Dio, in ogni intento, in particolare in quelli più difficili e complicati.

Ancora oggi, ciascuno di noi, la invoca proprio nelle difficoltà, per sentire la sua protezione e il suo esser accanto a noi, certi che la nostra preghiera sarà portata davanti a Dio.

La supplica a Santa Rita da Cascia viene recitata oggi, 22 maggio, giorno della sua ricorrenza, alle ore 12. Ma, se si è impossibilitati a quell’ora, può esser recitata anche nel corso della giornata. Inoltre, in caso di necessità, questa preghiera va recitata in ogni momento dell’anno.

La supplica a Santa Rita

Preghiamo anche noi, con fede viva e sincera, Santa Rita:

O’ gloriosa Santa Rita,

raccolti attorno a te in questo giorno solenne,

con cuore lieto e riconoscente,

ancora una volta ci affidiamo alla tua preghiera

che sappiamo potente presso Dio, Padre onnipotente e misericordioso.

Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita

e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano,

tu che hai saputo amare e perdonare

ed essere strumento di riconciliazione e di pace,

tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso

davanti al quale impallidisce ogni altro bene,

ottieni per noi il dono della sapienza del cuore

che insegna a percorrere la via del Vangelo.

Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani,

a quanti sono segnati dalla malattia,

dalla sofferenza e dalla solitudine,

ai tuoi fratelli e sorelle agostiniani,

ai devoti che a te si affidano con speranza.

Chiedi per tutti la grazia del Signore,

la fortezza e la consolazione dello Spirito,

la forza nella prova e la coerenza nelle azioni,

la perseveranza nella fede e nelle opere buone,

perché possiamo testimoniare davanti al mondo, in ogni circostanza,

la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita,

fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno,

saremo accolti nella casa del Padre,

dove insieme con te canteremo la sua lode

per i secoli eterni.

Amen

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