Beatificazione di Rosario Livatino: ora c’è la data ufficiale

Dopo l’approvazione da parte di Papa Francesco, arriva anche la data della celebrazione per la Beatificazione del “giudice ragazzino”. Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nel 1990, sarà proclamato Beato il prossimo 9 maggio, con una celebrazione Eucaristica ad Agrigento. Un giorno particolare quello che è stato scelto, poiché coincide con la visita alla città da … Leggi tutto

Benedetto XVI: uno splendido omaggio per i suoi 94 anni

In concomitanza del suo 94° compleanno il Papa Emerito, riceve un meraviglioso regalo confezionato dalla Goya Producciones  Benedict XVI, the Pope Emeritus ripercorre tutta la vita di Joseph Ratzinger, fino alle dimissioni, che, nel 2013, cambiarono il corso della storia della Chiesa Cattolica. L’eredità del Concilio Joseph Ratzinger è l’ultimo papa ad essere stato testimone … Leggi tutto

La Madonna piange: cosa vogliono dirci le sue lacrime?

Tanti sono i prodigi legati alla Vergine Maria e alle sue immagini: apparizioni, lacrimazioni, sudorazioni. Che cosa significano? Ogni prodigio ha in sé un messaggio che la Madonna vuole dare all’umanità. Una sorta di linguaggio segreto, volto a comunicarci qualcosa, quasi ad avere “una presa più efficace” di come possono averla semplici parole. Perché la … Leggi tutto

Da quel giorno, prego sempre San Giuseppe da Copertino

Nonostante la pandemia, nel nostro Paese, si ritorna a scuola, e si avvicina il tempo degli esami. Un Santo in particolare aiuta gli studenti. San Giuseppe da Copertino, conosciuto come “frate asino”, nonostante la sua scarsa preparazione culturale, superò tutti gli esami per diventare sacerdote. La Chiesa perciò lo ha proclamato Protettore degli studenti. E … Leggi tutto

Santuario Madonna della Ferita di Forlì: quella piaga fermò la rabbia

Il Santuario della Madonna della Ferita venne costruito a grande richiesta dopo l’evento che sconvolse la popolazione, con un segno inequivocabile.  Il santuario si trova a Forlì, capoluogo della provincia di Forlì-Cesena, ed è stato costruito nel 1490 per volere di Caterina Sforza sul progetto dell’architetto di forlì Pace Bombace. Oggi si trova all’interno della … Leggi tutto

Nasce un nuovo santuario della Divina Misericordia

Un dono davvero straordinario, giunto per una grande occasione in un luogo martoriato oltre che dal Covid, dal terremoto.  Proprio in occasione della domenica della Divina Misericordia, la Croazia ha accolto reliquie di Santa Faustina Kowalska e del suo padre spirituale. La cerimonia si è svolta nella basilica di San Quirino a Sisak, con celebrazione … Leggi tutto

Vangelo di giovedì 15 aprile: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Stiamo vivendo un’opportunità gigantesca, quella di diventare amici di Dio, ma amici perché facciamo le cose di Dio

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Gesù nel Vangelo di oggi conferma ciò che avevamo detto nelle ultime due volte: “Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita”. Non serve solo credere, ma anche obbedire e seguire la Parola, sennò non la vediamo la vita eterna.

Questo ci porta a fare una riflessione importante: quando siamo in situazioni difficili siamo tentati non tanto di dubitare di Dio, ma di rimanere magari un po’ delusi. Questo problema è spesso legato al fatto che non ci fidiamo fino in fondo di Dio, perché quando ci fidiamo di Dio, sappiamo che lui è l’assoluto bene.

L’assoluto bene spesso non è lo stesso che noi cerchiamo. Noi non sempre cerchiamo il bene, ma cerchiamo il male pensando che sia bene. Ci sono delle famiglie che litigano, e l’abitudine è quella di dire: “non ci parlo più, perché sennò se ci parlo ci litigo, allora preferisco evitare e ignorare”.

Il peso della verità

In quel momento pensiamo di star facendo una cosa buona, ma in quel momento quello è come aver “ucciso” un fratello, una sorella, perché non lo vogliamo più vedere, considerare, non vogliamo più lottare per quel rapporto. Il Signore in questo Vangelo ci dice che chi attesta la sua testimonianza, conferma che Dio è veritiero.

Cosa significa? Vuol dire che Dio, che è la verità, non può mentire. La verità non può mentire. Invece il menzognero non dice la verità, a meno che non sia camuffata. Io posso anche usare la verità per fare del male! Il male è tremendo, ci mette davanti a una verità di giudizio, di ingiustizie subite.

Il male prende la verità e la riempie di menzogne, la riempie di cattiveria, innescando dei meccanismi malevoli, che ci catturano. Invece Gesù no. Perché, quando leggiamo il Vangelo, Gesù nella sua profondità sembra quasi un “pazzo”? “Perdona settanta volte sette”, all’infinito!; “Porgi l’altra guancia”, che vuol dire che se uno ti dà uno schiaffo tu te ne fai dare un altro.

La strada del bene

“Se ti rubano il mantello, dagli pure la tunica”. “Se presti i soldi e non te li danno in cambio, non li richiedere”. “Benedite chi vi maledice”; “Amate i vostri nemici”: ma che sta dicendo?

Eppure questa è la strada del bene. Questa è la verità che uccide il male, non quella buttata lì tanto per essere detta, ma perché il bene di Dio si manifesta nella verità,  nella verità applicata all’amore.

Ad esempio io so che mio fratello tradisce mia cognata. Quindi che posso fare? devo andare da mio fratello e dirgli che quello che sta facendo non va bene. Se faccio questo, per prima cosa davanti a Dio non sono complice, perché a volte noi non facciamo qualcosa di male, ma ci teniamo le cose per noi. Questa è una forma di complicità.

Io rimango quindi complice del peccato di un altro. Se invece io prendo mio fratello e glielo dico, anche col rischio di discuterci, io sto cercando il bene al prezzo di quella verità, anche se è scomoda. Se invece io andassi con quella verità da mia cognata e gli dicessi questo, cosa genererei? Un danno! Ecco come il male ci “frega”: ci fa usare la verità in un modo ambiguo, in un modo ambiguo, che non è di Dio, che non è edificante ma distrugge. Su questo credo che ci sarebbe tanto da dire e da parlare.

Dio ci dona il suo Spirito

Il vangelo di oggi in poi dice una cosa bellissima: “Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito”. Questo Vangelo sta parlando di Gesù. Ma potremmo essere anche noi quelli a cui Dio dà lo Spirito senza misura? Sì, tutti possiamo essere nominati in questa frase. “Colui infatti che Dio ha mandato”: Dio ha mandato Gesù, ma poi ha mandato San Francesco, poi San Paolo, poi Santa Rita, Poi Padre Pio, e senza misura gli ha dona lo Spirito.

Quando una persona viene inviata da Dio, anche se non è Gesù, che è l’apice, può capitare che anche a noi Dio ci faccia dire delle cose che vengono da lui, perché in quel momento siamo guidati dallo Spirito Santo. Lo Spirito Santo va dove vuole e si dona in abbondanza, perché in quel momento dobbiamo dire le cose di Dio.

In questa preghiera credo che a volte mi capiterà di dire qualcosa secondo lo Spirito, e che il Signore mi darà questo dono di essere portatore di questo rapporto con lui. e allora la cosa che mi domando è questa: se noi in questa vita siamo chiamati a fare i dispensatori della volontà di Dio, in quella che verrà a cosa saremo chiamati?

Il nostro compito in questa vita e nell’altra

Il problema è che nessuno può saperlo cosa ci chiederà Dio, ma io credo che il grosso delle richieste ce lo sta facendo qui. Magari sarà bene pregare, sarà bene glorificare Dio, lodare il Signore, ma è qui che possiamo essere utili, che possiamo salvare le anime, che possiamo spenderci a costo del sangue per lui.

Stiamo vivendo un’opportunità gigantesca, quella di diventare amici di Dio, ma amici perché facciamo le cose di Dio: pensiamo che bella questa cosa! Dio è contento di quello che facciamo, perché portiamo le persone smarrite a lui. Dio è come un papà o una mamma che perde il figlio: immaginiamo questa scena: una mamma perde un figlio. Come si potrà sentire? Arriva poi qualcuno che non si conosce che lo riporta a casa.

Far fare un sorriso a Dio

Come quella mamma vedrebbe quella persona? Ogni anima che noi portiamo al Signore suscita questa sensazione in Dio. E lui è contento! A volte noi non ci rendiamo conto! Quando noi portiamo un’anima a Dio è come se si realizzasse questo esempio!

Pensiamo che gioia regaliamo a Dio, che opportunità quella di far sorridere Dio! Allora ringraziamo il Signore attraverso questa preghiera che ci fa ancor più avvicinare a lui e ci fa ancor più avvicinare come lui ci vuole.

A volte noi pensiamo di essere utili a Dio perché lui ha bisogno di noi. No! Ma lui ci chiede sempre qualcosa per fare bene, perché il bene porta il bene, l’amore porta amore e il male porta male. Allora noi chiediamo di essere sempre guidati da questo bene, ed essere guidati sempre dallo Spirito Santo.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Vaccini, regna l’incertezza: avanti tra luci ed ombre

Mentre il mondo attende col fiato sospeso il pronunciamento su Johnson & Johnson, dalla Danimarca arriva lo stop definitivo ad AstraZeneca. Tutto a gonfie vele, nel frattempo, su fronte Pfizer, per cui l’Unione Europea sta accelerando la distribuzione delle dosi. Incognite europee Il vaccino di Johnson & Johnson non è ancora stato distribuito nel vecchio … Leggi tutto

San Gennaro: dove è avvenuto il suo primo miracolo? – VIDEO

Tanti sono i miracoli che San Gennaro, nel corso dei secoli, ha elargito a coloro che lo invocano, specie a Napoli. Ma quando e dov’é stata la prima volta? 

Ma qual è stato il primo vero miracolo? La tradizione vuole che il Santo abbia compiuto il suo primo miracolo a Napoli, al quartiere Vomero. Il sangue che si scioglie e che torna vivo, in occasione della processione per portare il suo corpo nelle Catacombe di Capodimonte.

San Gennaro e Napoli: i suoi miracoli

La devozione che Napoli e i napoletani hanno per il loro Patrono non può esser descritta: è qualcosa di molto più alto. Oltre la fede, la preghiera e la sua protezione, per la città partenopea, lui è proprio uno di famiglia.

Ogni anno, per 3 volte, la città attende con trepidazione la liquefazione del sangue, segno della presenza e della continua protezione del Santo per la città. Ma, accanto a questo (che, possiamo definire, il miracolo più noto di San Gennaro), ci sono “miracoli più piccoli”, forse meno conosciuti e, di certo, non meno importanti di questo.

Il primo miracolo? La tradizione vuole che sia al Vomero

Una domanda ci poniamo: ma qual è stato, in assoluto, il primo vero e proprio miracolo di San Gennaro? Su questo, tradizione, storia, realtà e invenzione letteraria si intrecciano. Ma pare che, nel IV sec. D.C., in via Cifariello al quartiere Vomero, una delle strade più antiche della città di Napoli, avvenne il primo miracolo del Santo.

busto di san gennaro
photo web source

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Tutto accadde durante il trasporto del corpo del Santo verso Capodimonte

Questa era l’unica strada che, all’epoca, collegava la cittadina di Pozzuoli con la zona di Capodimonte. Nel 432 D.C, il prete Uranio scrisse una lettera ad un altro cittadino, tale Pacato, nella quale descrisse “il passaggio del corpo di San Gennaro” proprio per la zona del Vomero, per esser portato alle attuali catacombe di Capodimonte.

Nessuna citazione, almeno nella lettera, al miracolo. Ma sta di fatto che lì, in quel quartiere, c’è una statua che ricorda l’avvenuto miracolo. In questo video, il racconto del primo miracolo, secondo la tradizione.

Fonte: Storie di Napoli

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ROSALIA GIGLIANO

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