Vangelo di venerdì 2 aprile: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Un cristiano è tenuto a sapere quanto è amato, perché Gesù ce lo ha mostrato: non possiamo parlare di Gesù senza sapere quanto ci ama!

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Oggi pensavo ad una cosa: che la difficoltà più grande del cristiano è quella di rendere Gesù sempre vivo, cioè vivo nel nostro cuore, in un pensiero costantemente consapevole.

Ieri il sacerdote a Messa ha detto una cosa importante: ha detto che un cristiano è tenuto a sapere quanto è amato, perché Gesù ce lo ha fatto vedere. Non possiamo parlare di Gesù senza sapere quanto ci ama, perché quello è il punto chiave.

Quando leggiamo il Vangelo, non ci sono certi dettagli, come quanti colpi ha ricevuto Gesù, quanto sangue ha versato, di quanto dolore è stato in grado di sopportare, perché è impensabile rendersene conto. Ma quello che è importante oggi dopo 2000 anni è che questa Chiesa si riunisce di nuovo ed è fedele, confermando ciò che Gesù ci ha donato.

Quanto siamo amati!

Quegli apostoli cha scapparono sono stati in grado, dopo la sua morte e risurrezione di compiere questa opera grande che è quella di aver portato la fede a tutti noi. Io credo che oggi un buon modo di vivere la fede sia quello di viverla portando il pensiero a quanto siamo amati: la Croce non è un amuleto, un oggetto porta fortuna.

La Croce è il simbolo dell’amore di Dio. Guardare la Croce e meditarla, contemplarla, ci aiuta a capire quanto siamo amati e quanto è importante la nostra vita.

Oggi, nel Venerdì Santo, c’è anche la possibilità, recitando una preghiera che si chiama “O Croce Santa”, per un numero di volte preciso, di liberare un tante anime dal purgatorio.

Anche fare la Via Crucis credo che sia proprio un dovere cristiano di trovare occasione di farla. E magari fare un piccolo digiuno pe unirci a questa offerta che Lui ha fatto a tutti noi.

Sono piccoli atti che faranno quasi più bene a noi: il Signore ci chiama a trattarci bene, perché se ci trattiamo bene saremo abituati anche a trattare bene gli altri.

Chiediamo al Signore la capacità di entrare in relazione con Gesù, che ci ha insegnato veramente come si può amare. Lui lo ha detto: “Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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Medjugorje: messaggio della veggente Marija per gli italiani – VIDEO

La veggente Marija Pavlovic in un forte messaggio rivolto agli italiani, i primi pellegrini a Medjugorje, esorta a non cedere alla paura: “Non abbandonate la preghiera, altrimenti impazzirete tutti”

La Madonna chiama ma ci può essere o meno una risposta: nella terra scelta dalla Regina della Pace, molti italiani hanno avvertito il suo richiamo e ora, tramite le parola di Marija, si rivolge proprio a noi.

Marija, una dei sei veggenti di Medjugorje, è nata a Bijakovići, in un piccolo villaggio vicino Medjugorje. Dal 25 giugno 1981 riceve apparizioni quotidiane dalla Madonna ed ogni 25 del mese ne riceve uno in particolare che la Madonna rivolge e tutta l’umanità. La Madonna le ha affidato l’evangelizzazione e in particolare l’intercessione per le anime del purgatorio e i consacrati.

Si è poi trasferita in Italia dopo il suo matrimonio da cui sono nati quattro figli. Si definisce “italiana per metà”. Perciò una, nel pieno contesto pandemico, ha rivolto in un video in particolare a tutti gli italiani, queste parole valgono ancora di più oggi che siamo ancora nella pandemia.

Il messaggio della veggente Marija agli italiani

“Carissimi, eccoci qua da Medjugorje, e da Medjugorje ho voluto fare questo video per salutarvi e per dirvi che non siete soli. Coraggio! Mi hanno chiesto di dire qualcosa agli italiani, per darvi la speranza. Io sono italiana ormai a metà, ma in questo momento vi dico che dobbiamo avere coraggio. Dobbiamo pregare.

La Madonna ha chiamato come primi pellegrini a Medjugorje gli italiani, e la Madonna è stata speranza per tante famiglie che hanno sono rinate, sono ringiovanite, sono state rinnovate… Ecco la Madonna è arrivata anche in Italia e ci ha chiamato e ci chiama, e ci ama.

Soprattutto in questo momento difficile dove questo virus ha fatto morti, ma non soltanto fisicamente! Tante persone non hanno più speranza, non hanno più amore, hanno paura. Io mi ricordo sempre che in tempo di Comunismo, quando noi avevamo tanta paura, la Madonna ci ha dato speranza. E dicevamo: se dobbiamo morire moriamo felici, perché crediamo che Dio è con noi! E la volontà di Dio è che io vivo: ogni mio respiro è un dono di Dio”.

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Noi già al mattino presto ci svegliamo, andiamo camminare, a fare pellegrinaggi sulla collina dell’apparizione ricordando pregando per tutti voi. A voi vogliamo dire: non abbandonate Dio, non abbandonate la Madonna e soprattutto la preghiera, che è la speranza. Altrimenti impazzirete tutti, non avrete più nessun appiglio dove aggrapparvi.

Ma se avete Dio, il vostro cuore sarà in pace. Noi vi stiamo dicendo: coraggio. Con la Regina della Pace, come cantavano primi anni, anche l’Italia si salverà con la Regina della Pace. Con questo voglio darvi forza e speranza e dirvi: preghiamo insieme affinché il Cuore Immacolato di Maria trionferà nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e nella nostra patria. Dio vi benedica tutti”.

https://www.youtube.com/watch?v=OikgFqi2dnQ&ab_channel=PreghieraInCanto

Elisa Pallotta

Incredibile: in 30 fanno una scala umana per salvarli dall’incendio – Video

Imprigionati nella loro casa dalle fiamme, trenta angeli sono accorsi per salvarli e hanno realizzato l’impossibile.

Un incendio e una mamma, un papà e il loro bambino che non riuscivano ad uscire. Alcuni giovani non hanno esitato a creare una vera e propria scala umana e portarli via. Il tutto, sotto gli occhi increduli di altri passanti.

Le fiamme e una famiglia bloccata nel suo appartamento

Eroi per un giorno. Questi sono stati dei ragazzi che, notando delle fiamme che avvolgevano un appartamento in una via di un quartiere di Nantes, hanno subito pensato di soccorrere chi, probabilmente, non riusciva ad uscire da quell’inferno.

Lì dentro c’erano un bambino di 6 mesi e i suoi genitori che cercavano aiuto per salvarsi dall’incendio. La chiamata immediata ai pompieri, ma la situazione si era fatta troppo grave per aspettare il loro arrivo. E cosi, “una scala umana” è stata creata per poter raggiungere il prima possibile quella casa e tirar fuori bimbo, mamma e papà.

La vista del bambino e la voglia di soccorrerli

Al terzo piano abbiamo visto i genitori tenere il bambino alla finestra per proteggerlo dal fumo. Allora ci siamo subito organizzati e siamo andati a cercare dei materassi. In diversi fra noi, ne abbiamo tenuto uno perché potesse ammortizzare la caduta del piccolo” – ha raccontato uno dei giovani ad un quotidiano locale.

giovani che si arrampicano sulla facciata del palazzo
photo web source

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La “scala umana” di 30 giovani

Sono stati in 30 coloro che si sono mobilitati, arrampicandosi lungo la facciata del palazzo per salvare quella famiglia. All’arrivo dei pompieri, i ragazzi hanno cercato di dar man forte ai soccorritori che, già da prima, avevano fatto di tutto per evitare che si consumasse una strage familiare.

Un gesto eroico: giovani che non hanno esitato ad aiutare, anche davanti a una situazione di pericolo come quella di un incendio. Da esempio!

Fonte: Aleteia

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ROSALIA GIGLIANO

L’ultima cena come Gesù la rivelò alla Beata Caterina Emmerick

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L’Olanda come il nazismo: applica l’eutanasia sui non degni di vivere

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Vangelo di giovedì 1 aprile: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Gesù ha vissuto per noi la Passione e vuole che noi la meditiamo e la “riviviamo” con lui per renderci conto di quanto siamo amati

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Questo bellissimo Vangelo ci parla di Gesù che ci lava i piedi: è qualcosa di incredibile se ci pensiamo, e capirlo è quasi impossibile, ma ce lo spiega Lui. La cosa più sconvolgente è che Gesù fa qualcosa di umiliante, se ci pensiamo. Perché si umilia così?

Gesù è l’umiltà

Gesù in realtà non si umilia mai, egli è l’umiltà e non subisce nessuna forma di fastidio nel lavare i piedi ai suoi apostoli, lui lo fa solo perché è amore. Gesù, sapendo che quel gesto era per noi un segno importante, l’ha voluto lasciare come messaggio affinché ognuno di noi prendesse esempio da lui.

Questo Vangelo ci parla in modi diversi a seconda di come noi lo guardiamo. Una cosa che credo possa toccare tutti è questo che Gesù dice: “Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti”.

Che vuol dire “chi ha fatto il bagno”? Io credo che se noi oggi viviamo nella grazia, ci comportiamo da cristiani, cerchiamo di aiutare il prossimo, andiamo a celebrare le Solennità di fede, prendiamo l’Eucaristia, stiamo vivendo una condizione abbastanza coerente con la nostra professione di fede. Se noi ci andiamo anche a confessare ci purifichiamo.

Perché abbiniamo ora la Confessione alla purificazione? Perché la Confessione detta con il cuore è una purificazione, un atto di liberazione, anche se a volte noi la banalizziamo, come anche gli altri Sacramenti. Li facciamo diventare dei riti, non dei contatti. Io non so se domani, nel Venerdì Santo, qualcuno avrà il coraggio di meditare la Passione guardando il film “The Passion”.

A molti infatti la Passione di Gesù dà fastidio agli occhi e vengono impressionati da questo film. Noi, molti di noi, non riescono a guardare quel film perché soffrono nel vedere le sofferenze di Gesù. Molti invece non lo guardano perché non vogliono vivere la sofferenza di Gesù: “Occhio non vede, cuore non duole”.

Ma se Gesù l’ha vissuta quella Passione, vuole che noi riviviamo per renderci conto quanto siamo amati! Io credo che quello strazio che noi vivremo vedendo quel film ci farà entrare ancor di più nel mistero di questo giorno che si rinnova di anno in anno e che rimanda a quel giorno di sofferenza immane di Gesù. Nonostante questo, non lo guardiamo, perché ci dà fastidio.

Maria sotto la Croce

Vivere quella sofferenza con Gesù invece ci porta a capire non in modo distaccato ma in modo intimo! Dio non ha risparmiato Maria di vedere la Passione di suo Figlio! Non le ha detto: starai lontana da quello che gli faranno, ma un giorno te lo rivelerò. Maria lo ha visto! E noi non vogliamo vedere, a volte, nemmeno un film…

Che è vero che ritrae quel momento così crudo… Ma Gesù è stato trattato con dolcezza o con crudeltà? Meditando con quel film la sua Passione, soffriremo con lui e ci uniremo al suo dolore!

Quando soffriremo vedendo quel film, quelle piccole sofferenze allevieranno un po’ quelle Gesù, che vedrà che noi abbiamo voluto soffrire un poco per lui, vivere in qualche modo la sua Passione è un dono! Non è farsi dal male, ma è unirsi a quel dolore, davanti a quelle immagini, sapendo che Gesù ha vissuto quel dolore.

Quello non è nemmeno “un film”: è verità! Credo che a Gesù faccia piacere se viviamo un po’ del suo dolore con lui, ma ognuno è libero di fare ciò che sente nel cuore.

La debolezza di fronte alla sofferenza

Vi dico questo perché a noi piace cogliere il bello della fede, e ci piace sentire la bellezza di un’azione cristiana, ci piace dire “sono un cristiano”. Ma perché gli apostoli quando Gesù è andato sulla Croce sono tutti scappati? Perché è emersa la loro umanità. E in quell’umanità sono scappati, sono fuggiti, perché siamo umani, siamo deboli, sensibili e paurosi, siamo così.

Ma questa non è una condanna: Gesù ci vuole salvare! Ci vuole portare in Cielo, anche se a volte non ci rendiamo conto che per amarci come ci ama, ha dovuto subire quel supplizio, quello scempio, quelle sofferenze inaudite.

Allora chiediamo al Signore di non fermarci davanti a una fede emotiva. Di non fermarci davanti a una fede sensibile ma non concreta, perché Gesù ha lavato i nostri piedi! E allora oggi, se c’è qualcuno che ci è vicino ha bisogno, simbolicamente, andiamo a lavargli i piedi.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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