Covid, Patriarca di Gerusalemme: che cosa ci salverà?

La solennità dell’Annunciazione del Signore, che celebriamo oggi, ci invita a fare verità su ciò che stiamo vivendo, ad uscire dall’autoreferenzialità e dagli inganni del virtuale. Lo ha ricordato stamattina, monsignor Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, presiedendo la messa dell’Annunciazione a Nazaret. Tecnologie utili in pandemia, ma… Durante l’omelia, il patriarca ha ricordato il ‘soccorso’ … Leggi tutto

Madonna della Croce di Pietranico: la forza preghiera collettiva scaccia l’invasore

La Madonna della Croce di Pietranico si mostrò a un uomo umile, facendogli una richiesta ben precisa. Grazie a questa, secoli dopo, la città fu salvata.  Era il 25 marzo 1613, giorno dell’Annunciazione. In quella giornata un contadino, chiamato Domenico del Biondo, stava attraversando il quartiere trasversale di Pietranico. Era infatti impegnato, come ogni giorno, … Leggi tutto

L’Annunciazione a Maria: com’è avvenuta secondo le rivelazioni delle mistiche

Il Signore ha fatto dono a due grandi mistiche, di poter conoscere com’è avvenuto quello straordinario miracolo di amore per la salvezza di tutta l’umanità. L’Annuncio dell’Angelo a Maria e quindi l’Incarnazione di Gesù sono dei misteri e allo stesso tempo delle verità di fede. A cui ogni cristiano crede, sapendo di non poter comprenderne fino in fondo … Leggi tutto

Oggi 25 marzo: San Dismas, il Buon ladrone dal primato assoluto

San Dismas è una figura centrale per la cristianità, in particolare per un primato speciale. La sua fu una testimonianza che la salvezza è per tutti.  La tradizione infatti, che riporta al Vangelo, spiega che Cristo venne crocifisso tra due malfattori. I due erano infatti stati condannati al medesimo supplizio, per essersi macchiati di due … Leggi tutto

San Giuseppe: la promessa mantenuta dopo una lunga attesa – VIDEO

San Giuseppe è entrato nella mia vita poco alla volta, in modo discreto com’è nel suo stile, fino a quando non è diventato presentissimo e ora non ne posso più fare a meno.

San Giuseppe con Gesù
Foto di Costola Rosa

A dirla tutta, prima non l’avevo mai considerato più di tanto e in qualsiasi chiesa entrassi, non facevo caso se c’era una sua rappresentazione né mi veniva in mente di pregarlo.

L’incontro con San Giuseppe

Poi circa quattro anni fa, era il 2017, succede che vado a cena da una mia cara amica. Era verso l’imbrunire e pioveva. Mentre attraversavo di fretta il giardino di casa sua, perché ero senza ombrello e cercavo di ripararmi meglio che potevo, noto di sfuggita una statua che non avevo mai visto prima, capisco che si tratti “di qualche santo” ma essendo già buio, non scorgevo bene chi fosse. Mi ha fatto però un certo effetto vederla così, abbandonata sotto la pioggia. 

Domando subito alla mia amica da dove proveniva e perché l’aveva lasciata fuori sotto l’acqua. Scopro allora che si trattava di San Giuseppe. Era davvero mal ridotto. La mia amica non sapeva cosa farne, e vedendo il mio interesse, mi dice che se mi faceva davvero così piacere, me lo donava volentieri. Mi riprometto allora di prendermene cura e di trovare chi potesse ridargli lustro. Ma il buon proposito non si è realizzato subito.

San Giuseppe
Foto di Costola Rosa

San Giuseppe il santo protettore estratto a Capodanno

Presa ahimè da tante cose, ammetto che me ne sono proprio dimenticata fino a che, non ho avuto un richiamo. Era l’inizio del 2020, mi trovavo a Medjugorje, dove è usanza pescare il santo protettore per il nuovo anno. E chi mi va a capitare? San Giuseppe! Lui, patrono della Chiesa Universale e custode della Sacra Famiglia. D’un tratto, mi ritorna alla mente la statua, e anche chi avrebbe potuto riportarla al suo originario splendore. Ovvero don Silvio Zannelli, un mio caro amico sacerdote, incardinato nella diocesi di Firenze e artista strepitoso, autore di opere mozzafiato, tra cui la commissione del ritratto di Papa Benedetto XVI, realizzato nel 2007.

Mando subito un messaggio alla mia amica per domandarle se avesse ancora la statua, temevo che nel frattempo se ne fosse disfatta. Attendo con un pò di ansia la sua risposta, sospettando la seconda possibilità. Ed invece tiro un sospiro di sollievo quando mi dice l’aveva ancora, e che nel frattempo l’aveva trasferita nella sua cantina, in mezzo a vecchi utensili e oggetti in disuso. Rincuorata, le accenno l’idea che mi è venuta in mente, e anche lei ne è felice. Così una volta rientrata in Italia, vado a recuperare la statua e insieme la carichiamo nella mia auto, decisa a portarla a Firenze.

Don Silvio Zannelli e San Giuseppe
Don Silvio Zannelli durante il restauro – Foto di Costola Rosa

Il restauro è rimandato a causa del Covid

Ma accade l’imprevedibile: scoppia l’emergenza del Coronavirus e la conseguente impossibilità di spostarmi. Così San Giuseppe rimane ben avvolto in una coperta dentro il portabagagli per tre lunghi mesi. Fino a quando, riaprono le regioni, e a giugno 2020 riesco finalmente a consegnarlo a don Silvio, che con le sue mani d’oro, ne ero certa, avrebbe fatto un capolavoro. Lui presissimo dai tanti impegni in parrocchia e con diversi restauri in corso d’opera, mi promette che lo avrebbe terminato in tempo per la solennità del Santo Patrono, il 19 marzo 2021. E ha mantenuto la promessa. 

Lo stupore davanti a tanta meraviglia

Qualche giorno fa, per l’occasione mi sono recata a Firenze e non vi dico la mia espressione quando ho visto San Giuseppe restaurato. Sono rimasta a bocca aperta, tanto era irriconoscibile. Don Silvio lo aveva rimesso in sesto, in modo maestrale. Aveva ricostruito il monco della mano destra di San Giuseppe e la sua capigliatura, prima completamente scrostata.

Stessa cosa per il piedino di Gesù e le sua piccole dita, rifatte di sana pianta. E poi lo aveva ripitturato completamente a mano, con dovizia di particolari, attraverso una verniciatura  con effetto anticato. Sono stata rapita per qualche minuto, da tutta la bellezza di un’opera frutto dell’impegno di un sacerdote e artista straordinario, che ha accompagnato il restauro con la preghiera.

San Giuseppe con GesùLa benedizione della statua e l’affidamento della Costola Rosa

E così, nel giorno, nel mese e nell’anno dedicato a San Giuseppe, indetto da Papa Francesco a partire dall’8 dicembre scorso, dunque una ricorrenza unica e straordinaria, don Silvio ha benedetto la statua e ha affidato alla santa e paterna protezione del grande Patriarca, tutte le amiche della Costola Rosa (un movimento rivolto alla donna nato da un’ispirazione che ho sentito a Medjugorje) invocando la sua intercessione, la più potente dopo quella di Maria Santissima, per ognuna di noi.

Benedizione della statua di San Giuseppe e affidamento della Costola Rosa alla sua santa e paterna protezione – VIDEO

Simona Amabene

Uomini innamorati di Cristo uccisi in odio alla Fede

Il 24 marzo è la Giornata dei missionari martiri, e questo ci invita a fare luce su uno dei principali drammi della nostra epoca. Anche nel 2020, infatti, un rapporto dell’agenzia Fides mette in chiaro che si è stabilito l’ennesimo record negativo, quello di vittime cristiane nel mondo. La giornata è particolarmente significativa anche per … Leggi tutto

Sacro Manto: preghiamo con fiducia San Giuseppe – 24 Marzo

Il Sacro Manto è una preghiera molto potente, a patto che si reciti con fede, per superare periodi di sofferenza, di angoscia, di rovina morale, per chiedere aiuto soprattutto nei momenti di difficoltà, come quello attuale.  È proprio in un tempo come questo, che abbiamo l’occasione di riscoprire la forza della preghiera.  Perciò vi proponiamo di pregare, tutti … Leggi tutto

“Italia in preghiera”: dal Santuario Santa Maria del Castello di Castrovillari

Continua l’appuntamento settimanale con il Santo Rosario che unisce l’Italia in preghiera per chiedere la fine della pandemia. L’appuntamento con “Italia in preghiera”, questa sera fa tappa in Calabria, in provincia di Cosenza. Il Santo Rosario sarà recitato dal Santuario di Santa Maria del Castello di Castrovillari. Il Rosario da Cosenza Questa sera la preghiera … Leggi tutto

Vangelo di mercoledì 24 marzo: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Gesù ci parlerà con la voce della coscienza, dicendoci cosa dobbiamo fare, e piano piano ci sentiremo liberi.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Penso che sia importantissima questa affermazione che fa Gesù nel Vangelo di oggi: “Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo”. Gesù sta dicendo che se noi non crediamo, Dio non è nostro padre, perché se lui non ha la nostra accoglienza, non può fare le cose che potrebbe fare come padre.

Siamo noi che lo estraneiamo dalla sua paternità. Infatti Gesù si rivolge ai presenti dicendo: “Se Dio fosse vostro padre”, riconoscendolo come tale, “mi amereste”. Dice loro invece che, proprio perché non lo riconoscono, non lo amano e lo vogliono uccidere.

La paternità di Dio

Gesù afferma che la paternità di Dio non è una paternità biologica, autorevole o autoritaria, ma che, per essere paternamente amati, ci dobbiamo mettere del nostro. La domanda che ci aiuta è: quante volte io sono sentimentale e quante volte sono figlio di Gesù? Quante volte mi emoziono per un film e quante altre volte non ho pena del mio prossimo?

Quante volte noi abbiamo presente Dio come un’idea e non come Padre? Questo è il male, che a volte si può nascondere dentro di noi e crearci delle domande-risposte, senza uno spirito di verità come quello che Gesù ha indicato nel Vangelo: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Cosa significa? Quando diciamo una bugia per nasconderla ne diciamo un’altra, e tante altre ancora, e non siamo liberi di dire la verità.

La verità che ci fa liberi

Non dicendo la verità siamo incatenati, e questa è la furbizia del maligno. Il maligno ci toglie la possibilità del perdono, del pentimento. Ci fa diventare opportunisti nella menzogna, portandoci dove vuole lui. E quando l’uomo va dove va il male non è più libero di seguire Dio.

Per questo la verità ci farà liberi. A volte una verità può essere anche dolorosa, ma sicuramente ci libera. Quante persone dopo aver detto una verità difficile poi dicono: “Mi sono tolto un peso, mi sento libero!”.

La menzogna del maligno

L’inganno del male è che il maligno non ci fa sentire incatenati, anzi ci fa sentire che siamo liberi di fare quello che ci pare! Ecco un’altra menzogna. Se io dicessi che voglio andare a 200 km/h con la macchina, perché voglio essere libero, ma in una curva mi faccio male, è vero che prima ero libero, ma ora mi sono schiantato!

A che servono le regole? Le regole servono a evitare gli incidenti! C’è gente che vuole essere libera, senza freni, ma quando poi arriva il momento di frenare non ha per fermarsi, e si schianta! I Comandamenti di Dio sono i freni, che servono a camminare in un percorso senza fare incidenti.

La finta libertà

Il nostro problema è che veniamo ingannati, e con la scusa della libertà andiamo a 200 all’ora, esageriamo nel bere, non siamo fedeli alla moglie o al marito… Ci troviamo insomma ingabbiati in quella che è una finta libertà. Perché quelle non sono libertà ma sono abusi della propria libertà, di sé stessi e degli altri.

Ci siamo messi una maschera. Oggi ad esempio ci sono ragazze, e anche ragazzi, che se non stanno sempre al massimo, al “top”, non escono di casa, non socializzano, a meno che non sono tutte truccate e in ordine. Quella è una schiavitù! Perché escono di casa pensando che tutti le guarderanno, e non che loro guarderanno le cose belle della vita!

La voce dell’amore di Dio

Di queste schiavitù ce ne stanno tantissime: noi dobbiamo chiedere aiuto a Gesù. E lui ci risponderà con quella vocina piccola e sottile della coscienza, che ci dirà cosa dobbiamo fare, e piano piano ci sentiremo liberi, perché lui ci vuole bene, e ci e ci metterà su un cammino buono.

Ricordiamoci che Gesù ci ama e che ha dato la vita per noi, per averci sempre con lui. Ricordiamoci che abbiamo un riferimento così buono e grande e questo non ci deve mai far pensare di essere soli.

Meditiamo ancora su queste parole: “Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato“.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Udienza Generale con al centro Maria: “Non è corredentrice”

Nessuna preghiera rivolta alla Vergine Maria finisce inascoltata. È stata proprio la Madre di Dio al centro dell’Udienza generale di papa Francesco, alla vigilia della solennità dell’Annunciazione. Maria è “madre” e non “corredentrice”: l’unico redentore è suo figlio Gesù Cristo, “non ce ne sono altri”, ha ribadito il Pontefice, durante la catechesi. Solo Gesù è … Leggi tutto

Novena da recitare in onore dell’Annunciazione – Nono giorno

Nel momento in cui l’Angelo Gabriele visita Maria e le porge il suo saluto, il Verbo di Dio si incarnava nel seno della Vergine Madre. Lei nella piena libertà poteva accogliere questo progetto ma perfino non aderire! Invece Maria è la serva umile di Dio che, nonostante gli umani turbamenti, dirà sempre “Sì” al volere … Leggi tutto

Gestione cookie