Come è nata l’usanza di appendere le palline sull’albero di Natale? All’origine una bella storia che ricolma questi oggetti di un grande significato cristiano.
Le feste di Natale sono per la maggior parte delle persone la ricorrenza più emozionante dell’anno e le palline che si appendono sull’albero di Natale sono uno dei simboli per eccellenza.
Molti pensano che l’usanza di allestire un albero in casa, vero o artificiale che sia, e addobbarlo riccamente derivi da tradizioni pagane, ma in realtà anche dietro l’albero di Natale c’è un significato cristiano. Lo è anche per le palline, addobbi tipici ed emblematici che, seppure accostati o sorpassati da altre tipologie decorative rimangono sempre un elemento classico che non può mancare.
Conoscere la storia e il significato che sta dietro l’albero di Natale e le palline decorative aiuta a vivere più pienamente questa festa così importante per un cristiano. Ci sono dettagli conosciuti da pochi che consentono di apprezzare ulteriormente questo elemento di decorazione che esprime gioia e festa.
Significato e storia delle palline dell’albero di Natale
La tradizione di erigere l’albero di Natale, prima nelle città e poi come uso all’interno delle abitazioni sembra esser nata in Estonia, a Tallin nel XVI secolo, precisamente nel 1510.
L’albero scelto è stato l’abete, che era considerato un simbolo cosmico, un elemento naturale posto al centro dell’universo. Questa immagine è stata ripresa ma rivestita di significato cristiano: il rimando è ovviamente a Gesù Cristo, Figlio di Dio e quindi al centro di tutto ciò che è creato.
Anche gli addobbi, di conseguenza, sono stati ideati con un preciso senso cristiano. I primi alberi di Natale venivano addobbati con delle mele. Il riferimento è al simbolo causa del peccato originale commesso da Eva e Adano e poi riscattato da Gesù con la salvezza donata attraverso la sua Nascita, Passione, morte e Resurrezione.
Sempre nel XVI secolo, Hans Reiner, un maestro vetraio di Lauscha in Turingia, ideò le palline per sostituire le mele e molto simili ad esse come forma e dimensione. Questi addobbi natalizi, quindi, racchiudono questo significato profondo.
Al posto della frutta, che veniva utilizzata fino ad allora, sorsero così le prime palline decorative di vetro. Questa invenzione ebbe successo e in seguito, nei secolo successivi le palline iniziarono a diffondersi partendo da Friburgo. Inizialmente erano costose e non tutti potevano permettersele, poi vennero realizzate anche in altri materiali più accessibili ai più.
La diffusione in Europa e nel mondo
A metà Ottocento Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, il marito della regina Vittoria d’Inghilterra volle importare le palline dell’albero di Natale anche nel Regno Unito. Così il primo albero di Natale domestico al di là della Germania realizzato con questo tipo di addobbi fu quello della casa reale inglese.
Venne fatto sfoggio di creatività nella realizzazione di palline di vari colori e materiali e diventò una moda in espansione. A dare impulso all’uso di questi addobbi e a farli diventare un simbolo indiscusso del Natale furono gli Stati Uniti, da quando nel 1870 William DeMuth cominciò a produrli in serie e grandi quantità.
Poi la catena di supermercati statunitensi Woolworth’s le diffuse su larga scala. Anche le lucine natalizie, che pullulano sull’albero e come decorazione in tanti angoli della casa e sul balcone, non sono solo un segno di festa fine a se stesso. Il riferimento simbolico è alla luce di Cristo, luce del mondo.
Quasi tutti i simboli del Natale sono stati rivestiti di un forte significato cristiano: come non ricordare anche il bastoncino di zucchero che si usa mangiare in questo periodo. Racchiude una simbologia precisa e tutta in omaggio a Gesù.