Pandemia: la crisi colpisce pure gli eremiti ma loro si reinventano

A causa del Covid, tante comunità religiose sono in grande crisi e cercano soluzioni per poter sopravvivere. Eccone una che è di esempio.

frati ascoli
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Si tratta del caso dei frati eremiti di Ascoli Piceno, i Discepoli di Maria di Nazareth, che tra zone rosse e lockdown si sono sentiti costretti a scendere in città per vendere i loro prodotti. Nei giorni di mercoledì e sabato, infatti, gli ascolani frequentano il mercato di piazza della Verdura, nel chiostro maggiore di San Francesco.

Al mercato cittadino, un particolare banco

Da due settimane, però, nel lato sud adiacente all’omonima chiesa, vicino a Luca, c’è una bancarella che è diversa da tutte quelle che vi si trovano normalmente. Vi si trova infatti questo particolare banco alimentare gestito dai frati, che, vestiti di un saio marrone cinti da un cordone bianco, non mancano mai di offrire un sorriso o una parola buona a chiunque vi passa loro davanti.

I loro prodotti in vendita sono numerosi, e vanno dal formaggio pecorino stagionato e fresco a miele, fagioli, lenticchie, ceci, liquori realizzati mediante infusione come genziana, limoncello, birra artigianale. Tutti prodotti, quindi, di primissima qualità a cui i religiosi dedicano normalmente il loro tempo, tra una preghiera e l’altra che scandisce i ritmi delle loro giornate.

I prodotti della comunità dei Discepoli di Maria di Nazareth

Al Corriere adriatico Fra Renati ha infatti spiegato che “apparteniamo alla comunità Discepoli di Maria di Nazareth e tutto quello che vede esposto, è stato realizzato da noi. Causa la pandemia, la gente si sposta sempre di meno, per cui siamo stati costretti a scendere noi ad Ascoli per vendere le nostre produzioni“.

La comunità di cui questi frati fanno parte, “Il Mandorlo in fiore”, è nata nel 1997 e si trova nell’eremo di San Francesco, un luogo totalmente ristrutturato proprio da loro e che è situato nel cuore della provincia ascolana, nei pressi del comune di Rotella. La comunità è composta da 17 frati, con età che vanno dai 21 ai 45 anni, ed è guidata dal superiore padre Roberto Basilico.

Il lavoro che si vive all’interno della comunità

Si tratta di un frate carismatico ben noto agli ascolani e a quanti vivono nei pressi del territorio ascolano. La loro comunità vive la propria esperienza comunitaria su regole fondamentali ma semplici, “come la preghiera, la vita fraterna, l’accoglienza, l’evangelizzazione e il lavoro”, spiegano i frati. Molti però seguono il loro carismatico superiore nei vari incontri che fa nel territorio.

Nella comunità, si trovano inoltre diversi giovani, già avanti negli studi per arrivare al sacerdozio, oppure altri che vi sono entrati da poco e che stanno ancora facendo un percorso di discernimento. Fra Luigi, un altro membro della comunità, ha spiegato ancora al giornale locale che “la Comunità ha al suo interno una cooperativa agricola che possiede più di duecento animali fra i quali otto vacche della razza pezzata rossa e circa duecento capre”.

Il ruolo fondamentale del lavoro e dove chiedere informazioni

“Per noi frati il lavoro, che si cambia settimanalmente perché tutti sappiano fare un po’ di tutto, ha un ruolo fondamentale di sostentamento, di autofinanziamento e di testimonianza. Gestiamo molti ettari di terreno tra boschi, castagneti, pascoli e vasti campi che vengono destinati a seminativi”.

Nel loro laboratorio i religiosi fano anche altre attività, come quella di lavorare il legno o di realizzare icone e altre oggetti, oltre anche ad organizzare campi estivi, spettacoli di musical, concerti di evangelizzazione e produce cd musicali.

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“La comunità Discepoli di Maria di Nazareth è ben lieta di accogliere ed ospitare quanti volessero visitarla, così da favorire il primario aspetto religioso e spirituale proprio della sua realtà”, ha spiegato ancora in conclusione il sacerdote, che ha lasciato anche un contatto tramite cui richiedere maggiori informazioni: 331 3834086.

Giovanni Bernardi

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