Un dolce tipico del Natale e del periodo di festa che stiamo vivendo. Il pandoro ha origini molto più antiche di quel che si pensa.
Probabilmente inventato dai Romani, solo molti secoli dopo il pandoro è diventato il dolce del Veneto più conosciuto in tutta Italia.
Il pandoro: immancabile durante le feste di Natale
E’ il dolce che si consuma di più durante le Feste di Natale; è, come il panettone, il re delle nostre tavole a Natale. Ma ogni anno ci poniamo una domanda, alla quale in pochi sanno dare risposta: quando è nato il pandoro? Chi l’ha inventato?
Quando si pensa “all’invenzione” del pandoro, tutti concordano sulla città di Verona e sulla figura di Domenico Melegatti, pasticciere dell’omonima città. Ma, in realtà, potremmo andare ancora più indietro nel tempo e trovare le origini di questo buonissimo dolce, addirittura, in epoca romana.
Le origini del dolce: la piccola ricetta che viene dall’antica Roma
Le notizie sono molto scarne. Le origini della ricetta sono da ricercare ai tempi dell’antica Roma: ne fa menzione, uno scritto minore che risale al primo secolo d.C., ai tempi di Plinio il Vecchio. Questo piccolo documento cita un cuoco di nome “Vergilius Stephanus Senex”, che preparò un “panis” (un pane) con fiori di farina, burro e olio.
La ricetta pare derivi anche dal “pan de oro” che veniva servito intorno al XIII secolo sulle tavole dei nobili veneziani.
In effetti, se la confrontiamo con la ricetta ancora usata oggi, gli ingredienti non sono poi tanto cambiati: farina, zucchero, uova, burro, burro di cacao e lievito. Semplicemente, qualche ingrediente in più rispetto a quello dell’antica Roma.
1894: Melegatti deposita la ricetta del pandoro
Accanto alla versione dell’epoca Romana, si affianca anche quella della fine del 1800, dove il pandoro è visto come evoluzione di un altro dolce veronese, il “nadalin”. Nell’anno 1894, il pasticciere Domenico Melegatti depositò, all’ufficio brevetti della sua città, un dolce morbido e dalla caratteristica forma a stella a otto punte, opera dell’artista Angelo Dall’Oca Bianca, pittore impressionista di fine secolo.
Un dolce tipico del Natale: la sua presenza sulle nostre tavole è simbolo di festa. Un dolce buono, goloso che già gli antichi avevano imparato ad apprezzare.