Ogni donna ha, potenzialmente, un progetto unico e importantissimo da compiere, nell’arco della sua vita terrena.
La donna può accogliere la creazione e il suo mistero, dare alla luce un’altra persona, altra da se.
Se ci si sofferma un momento a pensare a questo atto, ci si rende conto di come sia uno degli eventi che, meglio di altri, esprima il miracolo della vita, che rinnova, generazione dopo generazione, la partecipazione a questo mondo.
E se si guarda da vicino e si esamina il processo della gravidanza, si scopre, all’interno del grembo materno, un piccolo universo, pensato giusto appunto nei dettagli, per riuscire ad accogliere, a nutrire, a far crescere e formare, in poco spazio, con attività semplici, ma innumerevoli e coordinatissime, un essere umano “nuovo”.
In un periodo storico in cui la maternità sembra sia spesso rinnegata, in nome di un’indipendenza della donna che nulla ha a che fare con la sua vera natura, tanto meno ne impedirebbe la realizzazione; in nome di uteri affittati e aborti eseguiti con leggerezza, è bello ed utile riportare l’invito e l’augurio del Santo Padre a vivere la maternità come una gioia immensa, una concessione del cielo che non è fatta a tutte. Quante infatti le donne che, per le circostanze della vita o problemi fisici, pur desiderando ardentemente di essere mamme, non potranno mai diventarlo.
Direttamente dal documento Amoris Laetitia, ecco le parole di Papa Francesco:
“Ad ogni donna in gravidanza desidero chiedere con affetto: Abbi cura della tua gioia, che nulla ti tolga la gioia interiore della maternità.
Quel bambino merita la tua gioia. Non permettere che le paure, le preoccupazioni, i commenti altrui o i problemi spengano la felicità di essere strumento di Dio per portare al mondo una nuova vita.
Occupati di quello che c’è da fare o preparare, ma senza ossessionarti e loda come Maria: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva.” (Lc 1,46-48).
Vivi con sereno entusiasmo in mezzo ai tuoi disagi e prega il Signore che custodisca la tua gioia perché tu possa trasmetterla al tuo bambino.”.