Due giorni di incontro per pregare e riflettere insieme
L’incontro di papa Francesco con i vescovi greco – cattolici.
Segno di vicinanza e di accoglienza, in particolare verso coloro che provengono dall’Ucraina.
L’incontro con la chiesa ucraina
Due giorni di incontro, di confronto e di preghiera: papa Francesco ha accolto, il 5 e il 6 luglio in Vaticano, i vescovi greco – cattolici, in particolare quelli dell’Ucraina. Un momento di vicinanza pastorale ed ecumenica, ma anche per poter capire la situazione politico – sociale che l’Ucraina sta vivendo, insieme alla crisi umanitaria che il paese sta affrontando.
Ascolto, preghiera e confronto
Un vero e proprio lavoro pastorale ed ecumenico quello svolto da papa Bergoglio: la necessità di capire le odierne sfide che l’Ucraina sta affrontando attraverso il colloquio con i vescovi della zona. Nel comunicato che ha diffuso la sala stampa vaticana, papa Francesco ha voluto “esprimere la sua vicinanza a questa chiesa orientale cattolica, incontrando tutti i vescovi ed in particolare l’arcivescovo maggiore della chiesa greco – cattolica ucraina, Shevchuck”.
La volontà di incontrare anche le altre chiese d’oriente
Papa Francesco ha ascoltato con attenzione la storia di questa chiesa d’oriente, apprezzandone la sua tradizione liturgica, canonica e spirituale, notando come ci sia sempre un legame con la chiesa di Roma: “La riflessione si è svolta nel reciproco ascolto e nella reciproca preghiera, ricercando le condizioni necessarie per lavorare insieme” – prosegue la sala stampa Vaticana – “Papa Francesco ha auspicato che questo metodo di condivisione, di preghiera e di ascolto non sia solo un caso isolato e limitato alla chiesa d’Ucraina, ma serva soprattutto a promuove l’incontro con tutte le altre chiese orientali, sempre unite nelle loro identità e nella loro missione”.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va