Il messaggio del Papa agli operatori sanitari: per combattere le tentazioni di eutanasia è necessaria l’apertura al trascendente
Il prossimo 11 febbraio 2020 ricorre la 28ma Giornata mondiale del malato, istituita il 13 maggio 1992 da Papa Giovanni Paolo II
“Gesù rivolge l’invito agli ammalati e agli oppressi, ai poveri che sanno di dipendere interamente da Dio e che, feriti dal peso della prova, hanno bisogno di guarigione”. Lo fa evitando di imporre leggi, ma soltanto offrendo la sua misericordia, o meglio “la sua persona ristoratrice”. Lo spiega il messaggio di Papa Francesco per la 28ma Giornata mondiale del malato, prevista per il prossimo 11 febbraio 2020.
L’amore che in questo modo ricevono per i malati è infatti un amore pieno, perché queste risultano “in modo particolare tra quanti, stanchi e oppressi, attirano lo sguardo e il cuore di Gesù”. Da Gesù infatti viene la luce che illumina i momenti di buio, e che di fronte allo sconforto porta la speranza. E dove inquietudini e domande “troveranno forza per essere attraversate”.
Proprio per queste ragioni, riguardo all’eutanasia, il senso dell’invito della Chiesa agli operatori sanitari è volto a far sì che il loro agire resti sempre e “costantemente proteso alla dignità e alla vita della persona. Senza, quindi, alcun cedimento ad atti di natura eutanasica, di suicidio assistito o soppressione della vita, nemmeno quando lo stato della malattia è irreversibile”.
Di fronte all’esperienza infatti, tutta umana, del limite, e perciò anche del possibile fallimento della scienza verso casi clinici che oggi crescono sempre di complessità, è necessario aprirsi alla dimensione trascendente, ovvero alla fiducia nell’azione di Gesù. Perché solo così sarà possibile interpretare il senso pieno della propria professione, per servire il povero e il malato.
La vita infatti, in quanto tale, è sacra e appartiene a Dio: è inviolabile e indisponibile. D’altronde è nelle parole pronunciate da Gesù e riportate nel Vangelo di Matteo, «venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro», che si riscontra la presenza del “misterioso cammino della Grazia che si rivela ai semplici e che offre ristoro agli affaticati e agli stanchi”, soprattutto quando si manifestano forme gravi di sofferenza.
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI
Giovanni Bernardi
Il Sabato è il giorno della devozione alla Beata Vergine Maria. Offriamo questo nuovo giorno…
“Donami la pazienza”. Questa è la preghiera della sera da recitare questo venerdì per meditare…
In molti si chiedono se Padre Pio avesse una devozione verso le anime sante del…
Due avvenimenti ritenuti miracolosi sono legati alla devozione marina della Madonna della Guardia di Gavi,…
Specialità della tradizione dedicata a santa Cecilia, le pettole sono buonissime e perfette in questa…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…