Papa Francesco continua la sua opera di apertura: il 28 giugno scorso, infatti, ha nominato 5 nuovi cardinali, uno dei quali è il Vescovo di Stoccolma, Anders Arborelius, primo presule di origine svedese dalla riforma Luterana del 1517 che diventerà il primo Cardinale convertito della storia moderna della Chiesa Cattolica.
Arborelius è nato in Svezia nel 1949 e si è convertito al cattolicesimo all’età di vent’anni (scelta molto coraggiosa dato che in quel periodo convertirsi comportava la perdita dei diritti civili). La sua famiglia era Luterana non praticante, ciò nonostante aveva introdotto il figlio a quel credo. Per vari motivi, però, Anders si era allontanato dalla fede, i suoi genitori avevano divorziato quando lui aveva solo 4 anni e la sua adolescenza era stata tormentata da un misto di senso di colpa e rabbia nei confronti dei suoi.
A 20 anni appena compiuti è venuto a conoscenza della storia di Santa Teresa di Lieux, quella testimonianza di fede lo colpì a tal punto da spingerlo a farsi battezzare ed a cominciare un percorso di fede in salita. Dieci anni più tardi è entrato nell’Ordine dei Carmelitani Scalzi e per trent’anni ha vissuto la fede con passione. Nel 1998 Padre Arborelius è stato nominato Vescovo di Stoccolma (il primo svedese di nascita) e nel 2014 lo stesso Papa Bergoglio lo aveva nominato consulente del Pontificio Consiglio per i laici.
La nomina come Cardinale punta ad una maggiore integrazione dei preti convertiti all’interno delle gerarchie della Chiesa. Il prossimo Cardinale, quindi, avrà il compito di apportare un esperienza concreta nel Collegio dei Cardinali che si occupano di coadiuvare il pontefice nel dialogo ecumenico e pastorale, soprattutto in Svezia dove ancora persistono pregiudizi sulla fede cattolica risalenti al periodo della riforma luterana.