Papa Francesco ci fa capire, con le sue profonde e importantissime parole, quanto la Croce sia fondamentale nel cammino di fede. Secondo il suo pensiero, un cristianesimo senza sacrificio è pericoloso, proprio perché senza Croce, non siamo discepoli del Cristo, ma semplici “mondani”.

Il modo di comunicare di Papa Francesco è, fin da sempre, caratterizzato da uno stile molto diretto e, allo stesso tempo, profondo. Le sue parole risuonano con una fortissima eco e ci insegnano sempre qualcosa in più nel contesto del cammino di fede. Quella davanti a cui ci mette in questo caso è una verità molto profonda e preziosa, anche se può apparentemente sembrare scomoda. Infatti, il prezioso messaggio che ci riporta il Pontefice mette al centro del cammino il sacrificio. Attraverso il simbolo della Croce di Gesù, Papa Francesco ci fa capire quanto il sacrificio sia non solo importante, ma essenziale per ogni fedele. Il suo risulta un grande monito per tutta la Chiesa e per ogni cristiano. D’altro canto, il messaggio di Cristo è indissolubilmente legato al sacrificio sulla Croce. Questa, infatti, si manifesta non solo come simbolo della sofferenza, ma come vero e proprio segno di amore di Dio per l’umanità intera.
Papa Francesco: la Croce e la salvezza
Non solo Papa Francesco. A farci capire quanto la Croce di Gesù sia fondamentale per i cristiani è anche San Paolo, che nella sua lettera ai Corinzi ci ricorda come “Noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio” (Fonte: San Paolo, Lettera ai Corinzi). La Croce, che rappresenta allo stesso tempo la sofferenza e l’amore, è il criterio centrale della vita cristiana, non un accessorio da scegliere o da rifiutare in base al contesto e alle circostanze che si pongono davanti a ognuno. Le parole di Papa Francesco, in tal senso, sono molto profonde: “Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, non siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo Vescovi, Preti, Cardinali, Papi, ma non discepoli del Signore (Fonte: pensieri di Papa Francesco).
Il centro della fede
La sofferenza si pone dunque, al centro della fede. Questo è un messaggio che, in prima apparenza, può sembrare scomodo, ma raccoglie una grandissima verità. La salvezza dell’umanità è infatti passata attraverso la sofferenza di Gesù. Il Pontefice, poi, mette ci parla del pericolo di quella che potrebbe essere definita “fede mondana”, dove le strutture, le cariche, le apparenze si sostituiscono all’autentico cammino con Gesù. Un cristianesimo senza la Croce, diventa, quindi, una religione del “benessere”, che si manifesta però come priva del messaggio evangelico. Nell’ambito dell’insegnamento di Papa Francesco, allora, diventa fondamentale capire come essere discepoli del Cristo significa accogliere proprio quella Croce nella propria vita. Non si tratta esclusivamente di sopportare le difficoltà, ma di vivere proprio il sacrificio come parte della nostra unione con il Cristo Salvatore. Quelle di Papa Francesco sono parole che ci invitano a riflettere a fondo sul come viene vissuta la vita cristiana.
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