Sperare sempre in Dio, non temere di lamentarsi con Lui e “non avere paura di vedere la realtà per quello che è”: così il Papa nella catechesi all’ultima udienza generale dell’anno, stamane nell’Aula Paolo VI in Vaticano, affrontando il tema della speranza cristiana. Il servizio di Roberta Gisotti:
Papa Francesco si è soffermato sulla figura di Abramo, “padre nella fede e nella speranza”, che anziano e con una moglie sterile seppe credere a Dio che gli prometteva un figlio. La sua fede “si apre a una speranza in apparenza irragionevole”:
“E’ la capacità di andare al di là dei ragionamenti umani, della saggezza e della prudenza del mondo, al di là di ciò che è normalmente ritenuto buonsenso, per credere nell’impossibile”.
La speranza “apre nuovi orizzonti”:
“Rende capaci di sognare ciò che non è neppure immaginabile. La speranza fa entrare nel buio di un futuro incerto per camminare nella luce”.
Ma è “un cammino difficile”, ha ricordato il Papa; viene anche per Abramo il momento dello sconforto, “si sente solo, è vecchio e stanco” e si lamenta con Dio di morire senza una discendenza, “quasi non avesse tenuto fede alla sua parola”:
“Eppure, già questo suo lamentarsi è una forma di fede, è una preghiera!”.
Questo impariamo da Abramo:
“Delle volte io sento, quando confesso: ‘Eh, mi sono lamentato con il Signore …”. Ed io rispondo: ‘Ma no! Lamentati, Lui è Padre!’. E questo è un modo di pregare: lamentati con il Signore, questo è buono”.
Nonostante tutto Abramo continua a credere in Dio e “a sperare che qualcosa potrebbe accadere”. Altrimenti perché “lagnarsi con Lui, richiamarlo alle sue promesse?”:
“La fede non è solo silenzio che tutto accetta senza replicare, la speranza non è certezza che ti mette al sicuro dal dubbio e dalla perplessità. Ma tante volte, la speranza è buio; ma è lì, la speranza … che ti porta avanti”.
Fede “è anche lottare con Dio”:
“Mostrargli la nostra amarezza, senza ‘pie’ finzioni. ‘Mi sono arrabbiato con Dio e gli detto questo, questo, questo …’. Ma Lui è Padre, Lui ti ha capito: vai in pace, eh!”.
Bisogna “avere questo coraggio!, ha sollecitato Francesco:
“E speranza è anche non avere paura di vedere la realtà per quello che è e accettarne le contraddizioni”.
Questo è “il cammino della speranza che ognuno di noi deve percorrere”:
“La speranza non delude”.