“Non dobbiamo vergognarci di dire: “Gesù, salvami!”. Con queste parole, il Papa introduce il commento al Vangelo della domenica.
Papa Francesco esorta ognuno di noi a non aver paura di affidarsi a Cristo in ogni istante della vita: “Quando noi lo cerchiamo, lui è sempre accanto a noi”.
Papa Francesco: “La barca in tempesta è come la Chiesa”
“Quella barca, in balìa della tempesta, è la Chiesa. La Chiesa, nel corso dei secoli, ha sempre trovato venti contrari, ha sempre attraversato prove molto dure” – con queste parole, il Santo Padre apre il suo Angelus domenicale, da Piazza San Pietro.
“Si può avere la tentazione che Dio l’abbia abbandonata. Ma in realtà è proprio in quei momenti che risplende maggiormente la testimonianza della fede, la testimonianza dell’amore, la testimonianza della speranza”. Papa Francesco ci spiega come, anche se non ce ne accorgiamo, Cristo è sempre con noi, accanto a noi, specie nei momenti più difficili della nostra vita.
“Bussiamo al cuore del Signore”
“Ognuno di noi è un po’ come Pietro. Ha paura, è sopraffatto dallo spavento. Bussiamo al cuore di Dio, al cuore di Gesù: «Signore, salvami!». È una bella preghiera. Possiamo ripeterla tante volte: «Signore, salvami!»” – ha continuato il Pontefice.
Papa Francesco: “Il Signore ci porta in salvo. Non ci lascia nella tempesta”
Perché affidarci a Gesù? “Gesù è la mano del Padre che mai ci abbandona; la mano forte e fedele del Padre, che vuole sempre e solo il nostro bene. Nei momenti bui, nei momenti di tristezza, Lui sa bene che la nostra fede è povera – tutti noi siamo gente di poca fede, tutti noi, anch’io, tutti – e che il nostro cammino può essere travagliato, bloccato da forze avverse. Ma Lui è il Risorto! Non dimentichiamo questo: Lui è il Signore che ha attraversato la morte per portarci in salvo” – ha spiegato Francesco.
Affidarci a Cristo, perché lui mai ci abbandona: questo è stato il messaggio del Santo Padre.
Il ricordo di Hiroshima e Nagasaki
Prima di congedarsi, Francesco ha ricordato il 75esimo anniversario dei tragici bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki: “Ricordando la mia visita in Oriente, rivolgo a tutti i governanti delle Nazioni un appello: vi sia un mondo libero da armi nucleari”.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va