In seguito alle rivelazioni contenute nell’opuscolo di approfondimento mensile de ‘L’Osservatore Romano‘, in cui sono contenute le lamentele di molte suore costretta ad assurgere il ruolo di colf per i vescovi o i cardinali, papa Francesco dichiara che è arrivato il momento per sradicare all’interno della chiesa e della società in genere la cultura maschilista: “Mi preoccupa il persistere di una certa mentalità maschilista, perfino nelle società più avanzate, dove si consumano atti di violenza contro la donna, trasformandola in oggetto di maltrattamento, di tratta e di lucro, come pure di sfruttamento nella pubblicità e nell’industria del consumo e del divertimento. Mi preoccupa anche che, nella stessa Chiesa, il ruolo di servizio a cui ogni cristiano a chiamato, scivoli a volte, nel caso delle donne, verso ruoli più di servitù che di vero servizio”.
Il Santo Padre ha spiegato che per superare la cultura patriarcale dominante in vaticano è necessario riconoscere l’assoluta parità tra i generi, papa Francesco è infatti convinto che l’unica differenza tra uomo e donna risiede nella biologia che li ha fatti complementari, mentre a livello di potenzialità e capacità non ci siano differenze e questo dev’essere ben chiaro a tutti: “Credo che sia necessaria una rinnovata ricerca antropologica che incorpori i nuovi progressi della scienza e delle attuali sensibilità culturali per approfondire sempre più non solo l’identità femminile, ma anche l’identità maschile, al fine di servire meglio l’essere umano nel suo complesso”.
Il papa è da tempo intento ad affrontare questa lotta sulla disparità di genere e lo dimostra il fatto che proprio oggi verrà presentato un libro intitolato ‘Dieci cose che Papa Francesco propone alle donne‘ e scritto da Marìa Teresa Compte Grau. Proprio in vista della presentazione ufficiale del libro, il Santo Padre ha dichiarato quanto segue: “Andare avanti in questo è prepararci ad una umanità nuova e sempre rinnovata, spero che questo libro generi una maggiore sensibilità e riconoscimento della missione e della vocazione delle donne. Dall’esempio di Maria, modello di una donna, ma anche icona di una Chiesa chiamata nella sua interezza a essere una Madre che ama con tenerezza e affetto tutti, uomini e donne non devono perdere di vista questa prospettiva che è così cruciale oggi”.
Luca Scapatello
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