In un discorso, incentrato ancora una volta sulle Beatitudini, Papa Francesco decide di porre l’accento su un passaggio chiave.
Il dolore, il lutto, la sofferenza: attraverso le parole di Papa Francesco, cerchiamo di comprendere come, con l’aiuto di Dio, si possano affrontare questi momenti di vita.
Ognuno di noi, nella propria vita, ha attraversato un momento difficile, segnato dal lutto o dalla sofferenza. Il Santo Padre ha voluto dedicare le sue parole di oggi, anche a seguito della Giornata dell’ammalato di ieri 11 febbraio, su una delle Beatitudini: “Beati quelli che sono nel pianto”.
“Il dolore interiore ci permette di aprire una relazione con il Signore. Lui mai ci abbandona. Sa bene che piangiamo dentro, ma la sua mano ci dà conforto” – ha introdotto Francesco.
Non si tratta solo di un dolore che abbiamo dentro: “Quando il cuore sanguina per il dolore di avere offeso Dio e il prossimo, stiamo male, le nostre lacrime sono il segno della nostra sofferenza. Non dobbiamo isolarci, non dobbiamo restare distanti: dobbiamo voler bene all’altro in maniera tale da poter condividere anche il nostro dolore. E’ importante che gli altri facciano breccia nel nostro cuore”.
Il pianto e la sofferenza: Francesco ci fa comprendere come, non solo nella malattia, ma anche nel lutto Dio ci consola: “Gli afflitti saranno consolati, dice Gesù nel Vangelo. Il lutto può essere utile per aprire gli occhi sulla vita e sul valore sacro e insostituibile di ogni persona”.
Una Beatitudine scelta, non a casa, dal Pontefice. Ieri, in occasione della Giornata dell’Ammalato, Francesco ha affidato proprio tutti coloro che sono “afflitti, ammalati e nella prova alla Beata Vergine di Lourdes”.
Preghiamo anche noi, insieme a Papa Francesco, la Vergine Maria perché il nostro dolore, le nostre sofferenze (in particolare quelle spirituali) siano consolate dal dolce abbraccio della Santa Vergine di Lourdes:
“Vergine e Madre Maria, tu che, mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profondità della tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro ‘sì’ nell’urgenza, più imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Gesù.
Ottienici ora un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte. Dacci la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne.
Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce.
Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi. Amen. Alleluia”
ROSALIA GIGLIANO
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