Tutta la Chiesa è in apprensione per la salute di Papa Francesco ed è in continua attesa di notizie che arrivano dall’ospedale dove è ricoverato. Al tempo stesso, però, si moltiplicano le iniziative di preghiera per lui: una di queste parte dalla diocesi di Napoli.
Il Cardinale Domenico Battaglia ha inviato una lettera aperta a tutti i sacerdoti invitandoli a non abbandonare il Santo Padre e a pregare, anche con una celebrazione eucaristica, proprio per lui, insieme alle loro rispettive comunità. Un gesto di solidarietà e di vicinanza piena con Francesco che deve essere preso in esame e a modello anche da tutte le altre diocesi.
La volontà di rispondere alla richiesta di preghiera per Francesco arrivata anche attraverso i vari comunicati espressi dalla sala Stampa vaticana, ha indotto il Cardinale di Napoli a mettere in campo questa speciale quanto bella iniziativa. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Insieme a questo, cerchiamo anche di capire quali siano le condizioni di salute di Papa Francesco che, stando a ciò che è stato comunicato ieri, si trova in una situazione complessa data la sua polmonite bilaterale.
Pregare per Papa Francesco: questo è quello che tutti, dal giorno in cui il Pontefice è stato ricoverato all’ospedale “Gemelli” di Roma, stanno facendo. Non si placano nemmeno i tantissimi che si fermano in preghiera davanti alla statua di San Giovanni Paolo II, nel cortile dell’ospedale e posta in corrispondenza della stanza del Papa, deponendo anche una candela accesa, come segno indelebile della presenza dei fedeli accanto al proprio Pontefice.
Una situazione che non è delle migliori quella di Francesco che, proprio come comunicato dal bollettino medico di ieri sera, lo vede affetto da una polmonite bilaterale ed è stato necessario una modifica per una terapia più specifica e mirata.
Si moltiplicano, nel contempo, le iniziative di preghiera per essere vicini al Santo Padre in questo momento così difficile e complicato per lui. una di queste viene dalla Diocesi di Napoli dove il Cardinale, don Mimmo Battaglia, ha inviato a tutti i sacerdoti e a tutti i fedeli una lettera molto particolare: “Ci sono momenti in cui il cuore di una comunità deve battere all’unisono, come quello di una madre che veglia il figlio ammalato, come quello di una città che si stringe attorno a chi – visitandola più volte – le ha manifestato amore. Napoli, con la sua fede appassionata è in questi giorni accanto a Papa Francesco e non può restare indifferente al suo invito a pregare per lui” – esordisce Battaglia.
Sì, il cardinale ha inviato ad un’azione concreta per il Papa, una vera e propria azione di preghiera come richiesto più volte da Francesco (anche in questo momento di degenza) con la sua canonica frase “Non dimenticate di pregare per me”. Davanti ad un momento dove il Pontefice si presenta estremamente fragile, la Chiesa di Napoli non può restare indifferente e con le mani in mano, spiega il Card. Battaglia.
“Per questo vogliamo elevare al Signore la nostra invocazione: che gli doni forza, che lo sostenga nel corpo e nello spirito, che continui a illuminare il suo cammino di testimone di pace, custode vigile della speranza del mondo. Invito, dunque, tutti i presbiteri a celebrare la Santa Messa per il Papa, e chiedo a ogni comunità, a ogni convento, a ogni monastero, a ogni cuore credente di unirsi in preghiera, perché il Signore lo custodisca e gli doni la forza necessaria al suo servizio di Successore di Pietro” – scrive.
Una celebrazione eucaristica forte e sentita, quasi all’unisono che unisca fedeli e sacerdoti in un concreto abbraccio al Papa: “Vogliamo che Francesco senta l’abbraccio di Napoli, la sua amicizia e la sua fede, la forza della sua preghiera appassionata! Sia questa preghiera il nostro “grazie” per il Vangelo della pace e della fraternità che il Papa ci annuncia con la vita, per il coraggio con cui ci mostra il volto di Cristo nei poveri, negli ultimi, nei sofferenti” – conclude.
“Ti vogliamo bene” – con queste parole, il Card. Battaglia conclude la sua lettera e ci invita a pregare per il Papa. Un’iniziativa che possa essere presa a modello anche da altre Diocesi, d’Italia e non solo.
Come dicevamo, però, la salute di Francesco non è delle migliori. Stando alle ultime notizie arrivate questa mattina, “il Papa ha trascorso una notte tranquilla, si è svegliato e ha fatto colazione. Si è alzato e messo in poltrona e non è sottoposto a una somministrazione supplementare di ossigeno, almeno in forma stabile, ed è autoventilato. Il cuore del Papa regge molto bene” – scrive la nota diffusa dalla Sala Stampa vaticana.
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