L’azione di carità di Papa Francesco e del Vaticano continua in silenzio: giovedì sono state portate mascherine, cibo e sacchi a pelo ai senzatetto.
Alla beneficenza, il Pontefice affianca azioni di solidarietà nei confronti di chi, ogni giorno, è in prima linea nella lotta al virus.
Il dovere di cronaca obbliga a soffermarsi sull’andamento della pandemia, sul lavoro senza sosta del personale medico e sulle tantissime vittime che giorno dopo giorno si aggiungono ad un bilancio drammatico. Ci sono realtà quotidiane, però, che meritano lo stesso interesse e che presto potrebbero diventare ancora più gravi. Il governo ci invita ormai da settimane a rimanere in casa per limitare la diffusione del contagio ed impedire che il numero dei malati e dei decessi continui ad aumentare. Questo impegno porta a delle conseguenze economiche che solo in parte sono mitigate dal bonus corrisposto dal governo.
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Sono numerose, infatti, quelle persone che soffrono quotidianamente la fame e che non hanno una casa dove rimanere. A loro si rivolge la carità della Chiesa: giovedì 16 aprile l’elemosiniere Konrad Krajewski si è recato presso la stazione Termini di Roma per distribuire, con l’ausilio dei volontari, beni di prima necessità agli “Scartati”. A queste persone emarginate dalla società sono state regalate mascherine, cibo, vestiti e sacchi a pelo. Un piccolo contributo, ma comunque un modo per rendere meno ardua la loro situazione.
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Se da un lato la beneficenza del Vaticano si rivolge a chi ne ha maggiore bisogno, dall’altro Papa Francesco non dimentica chi in questi giorni lotta per limitare i danni. Di recente il pontefice ha fatto pervenire un breve messaggio al Direttore dell’ospedale Spallanzani, Francesco Vaia, in cui si legge: “Vorrei che queste righe mi facciano presente fra voi per dire, anch’io con voi, ‘solo insieme possiamo farcela‘”. Nello stesso il Pontefice assicura di essere a conoscenza della mole di lavoro e dei sacrifici che quotidianamente compiono medici, infermieri e amministratori. Ne esalta la “generosità” senza limiti e assicura che: “vorrei esservi vicino in questo momento ringraziando per la vostra testimonianza”.
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Luca Scapatello
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