Queste parole che il Pontefcie ha pronunciato durante l’udienza generale di oggi, proseguendo il ciclo di catechesi dedicato alla liturgia.
La Liturgia ritorna sempre alla vita quotidiana in qualunque frangente: “per le strade, negli uffici, sui mezzi di trasporto. E lì continua il dialogo con Dio: chi prega è come l’innamorato, che porta sempre nel cuore la persona amata, ovunque egli si trovi”.
Nella preghiera, ha proseguito il Santo Padre, “ogni gioia diventa motivo di lode” e “ogni prova è occasione per una richiesta di aiuto”. Ogni pensiero, “anche se apparentemente “profano”, può essere permeato di preghiera”.
La preghiera vive nell’oggi e nel concreto
Nella preghiera, c’è sempre un incontro con Cristo “che ci aspetta”, con una “grazia infinita”. Inoltre, come ricorda anche il Catechismo (cfr n.2659), il tempo della preghiera è sempre il “presente”. “Non esiste altro meraviglioso giorno che l’oggi che stiamo vivendo”, perché la preghiera vive del “concreto” e del “reale”, ha commentato il Pontefice. Ogniqualvolta veniamo colti da un “pensiero di rabbia”, siamo chiamati a fermarci, affinché il Signore ci dia “la parola giusta e il consiglio per andare avanti”, per neutralizzare il “succo amaro del negativo”.
Quando qualcuno prega, si sente sempre “coraggioso, libero e felice”. La preghiera predispone a un “amore sovrabbondante” verso chiunque. Un amore per i “nostri cari” e “perfino per i nostri nemici, come spesso ci invita a fare la Scrittura”. Si prega “per le persone infelici, per coloro che piangono nella solitudine e disperano che ci sia ancora un amore che pulsa per loro”.
Avere sempre compassione e tenerezza
La preghiera aiuta ad “amare gli altri, nonostante i loro sbagli e i loro peccati”. Gesù, infatti, “non ha giudicato il mondo, ma lo ha salvato”. “È brutta la vita di quelli che giudicano gli altri, una vita infelice”, ha detto il Papa a braccio, invitando, per questo, ad avere “compassione” e “tenerezza” degli altri e a giustificarli.
“È cosa buona e giusta – ha proseguito – pregare perché l’avvento del Regno di giustizia e di pace influenzi il cammino della storia, ma è altrettanto importante “impastare” mediante la preghiera le umili situazioni quotidiane”.
Francesco ha quindi citato Blaise Pascal, che affermava: «Non serve che l’universo intero si armi per schiacciarlo; un vapore, una goccia d’acqua è sufficiente per ucciderlo». Ciò ci ricorda che “siamo esseri fragili, ma sappiamo pregare: questa è la nostra più grande dignità ed è anche la nostra fortezza”. In conclusione, Bergoglio ha incoraggiato a “pregare in ogni situazione”, ricordando che “quando una preghiera è secondo il cuore di Gesù, ottiene miracoli”.
Luca Marcolivio