Dio è sempre con noi, anche nelle nostre difficoltà nelle azioni quotidiane. il Santo Padre ci esorta ad aver fiducia in lui.
Il difficile momento storico che stiamo vivendo può, anche, portarci alla crisi della fede. E anche quando le cose intorno a noi sembrano non cambiare, Dio non ci abbandona mai. Lui ha gettato il suo piccolo seme in ognuno di noi.
Papa Francesco, davanti ad una Piazza San Pietro che inizia di nuovo a riempirsi di fedeli, si affaccia per la recita dell’Angelus. In questa domenica del Tempo Ordinario, il Pontefice ci illustra le due parabole del Vangelo di oggi, nelle quali Gesù, per far comprendere al meglio cosa sia il Regno di Dio, lo paragona ad esempio più semplici e alla portata di chi lo ascolta.
Francesco, nel suo commento, ci invita ad avere fiducia in Dio “che opera come un piccolo seme buono, e da parte nostra seminare il bene, che lentamente porta frutto”.
Dio ha gettato il suo seme nel cuore di ognuno di noi. Ogni seme gettato diventerà un albero rigoglioso ma, molto spesso, il frastuono del mondo esterno, ci impedisce o ci rallenta il modo di vedere e percepire come il Signore conduca il corso della storia. “Anche il seme delle nostre opere buone può sembrare poca cosa; eppure, tutto ciò che è buono, appartiene a Dio e dunque umilmente, lentamente porta frutto. Il bene – ricordiamolo – cresce sempre in modo umile, in modo nascosto, spesso invisibile” – dice il Papa.
Dobbiamo avere uno sguardo nuovo su noi stessi e sulla realtà, per andare al di là e scoprire la presenza di Dio che opera nella nostra vita e nel nostro mondo: “È questa la nostra fiducia, è questo che ci dà forza per andare avanti ogni giorno con pazienza, seminando il bene che porterà frutto. Quant’è importante questo atteggiamento anche per uscire bene dalla pandemia! Coltivare la fiducia di essere nelle mani di Dio e al tempo stesso impegnarci tutti per ricostruire e ricominciare, con pazienza e costanza” – continua Francesco.
“Non dimentichiamo che i risultati della semina non dipendono dalle nostre capacità: dipendono dall’azione di Dio. A noi sta seminare, e seminare con amore, con impegno, e con pazienza. Ma la forza del seme è divina. Con Dio, anche nei terreni più aridi c’è sempre speranza di germogli nuovi” – conclude.
Fonte: vaticannews
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ROSALIA GIGLIANO
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