Tre sono stati i temi sui quali Papa Francesco ha incentrato la sua omelia di ieri, per la celebrazione della Santificazione di 5 Beati.
Invocare, camminare, ringraziare che, insieme alla preghiera, “sono la vera medicina del cuore” – ha detto Papa Francesco.
Papa Francesco proclama nuovi Santi
Durante la celebrazione di ieri mattina, Papa Francesco ha proclamato 5 Santi che “hanno mostrato il volto della Chiesa nelle periferie più dimenticate del mondo”: si tratta del Cardinale inglese Henry Newman, dell’indiana Madre Mariam Thresa Mankidiyan, di Giuseppina Vannini (fondatrice delle Figlie di San Camillo), della brasialiana Dulce Lopes Pontes e della svizzera Margherita Bays.
“Il loro cammino sulle strade della fede, il loro superare ardue prove, la loro preghiera e l’assistenza ai più poveri e agli ammalati li hanno portati sulla via di Gesù. La loro era la Chiesa semplice, la Chiesa del quotidiano” – queste sono state le parole con le quali Francesco ha iniziato la sua omelia.
I cinque nuovi Santi
5 i nuovi Santi proclamati da Francesco, di cui tre suore: “Loro hanno camminato nell’amore, nelle periferie dell’esistenza umana, portando la Chiesa dove nessuno mai l’avrebbe portata” – ha detto il Papa. Insieme a loro anche una sarta svizzera: “La potenza della preghiera semplice, della sopportazione, del donarsi in modo silenzioso”. Ed, infine, un Cardinale inglese: “La santità del quotidiano, quella del cristiano autentico che non ha pretese”.
“Ecco: tutti loro rappresentano quelle luci gentili tra le oscurità del mondo. Gesù, resta con noi e noi cominceremo a brillare come Tu brilli, a brillare in modo da essere una luce per gli altri” – ha detto il Santo Padre.
Papa Francesco: “Tutti abbiamo bisogno di essere guariti”
Tantissimi i fedeli che hanno affollato Piazza San Pietro e, proprio nella domenica in cui il brano del Vangelo ci parla della guarigione da parte di Gesù dei lebbrosi, Francesco ricorda: “L’esclusione sociale, la volontà di allontanarli da tutto e tutti. Questa era la convinzione dell’epoca. Ma Gesù ha stravolto tutto, non ha pensato agli altri, ai pregiudizi degli altri. Tutti hanno bisogno di guarigione, anche loro che erano lebbrosi. Anche ognuno di noi ha bisogno di guarigione: abbiamo bisogno di essere risanati nella fiducia in noi stessi, dai vizi nei quali cadiamo” – ha detto Papa Francesco.
“Attraverso la preghiera, che è medicina del cuore, il Signore ci guarisce ci libera dal mal e dalla paura. I nuovi Santi avevano questa fede e questa piena fiducia in Cristo. L’hanno invocato in modo fiducioso e lui li ha sempre ascoltati ed esauditi. La preghiera è la porta della fede e la medicina del cuore” – ha continuato il Santo Padre – “Il culmine del cammino della nostra fede è vivere rendendo grazie. Ringraziare il Signore per ogni giorno della nostra vita, ringraziare Dio perché ci salva ogni giorno dal male. La salvezza è bere direttamente alla sorgente di Cristo. Lui ci salva e rende al nostra vita più luminosa e più bella”.
Papa Francesco: “Prego per la Siria”
Prima di congedarsi, Papa Francesco prega per la Siria e per il Medio Oriente: “Il mio pensiero va ancora una volta al Medio Oriente. In particolare, all’amata e martoriata Siria da dove giungono nuovamente notizie drammatiche sulla sorte delle popolazioni del nord-est del Paese, costrette ad abbandonare le proprie case a causa delle azioni militari: tra queste popolazioni vi sono anche molte famiglie cristiane. A tutti gli attori coinvolti e anche alla Comunità Internazionale; per favore, rinnovo l’appello ad impegnarsi con sincerità, con onestà e trasparenza sulla strada del dialogo per cercare soluzioni efficaci”.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va
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