Un compleanno speciale, in un momento particolare per la storia dell’umanità. Papa Francesco e i suoi 84 anni.
Più che gli auguri di buon compleanno, diciamo un “grazie” corale a Papa Francesco, per la sua vicinanza, la sua costanza e soprattutto la sua fede in questo difficile momento di pandemia.
84 candeline per un compleanno speciale
Un compleanno, 84 candeline, un presepe e il Santo Natale: questo sarà un giorno speciale per il Santo Padre. “Il presepe: un segno semplice e mirabile della nostra fede”: così ha più volte detto Papa Francesco nel suo spiegare ai fedeli l’importanza e l’amore per Gesù e per l’Incarnazione del Verbo di Dio.
“È una maniera genuina di comunicare il Vangelo, in un mondo che a volte sembra avere paura di ricordare che cos’è veramente il Natale. Quest’anno sarà un Natale diverso, di regole e restrizioni. Non angosciamoci: pensiamo a cosa hanno passato Maria e Giuseppe per far nascere Gesù” – queste le parole del Santo Padre.
Gli auguri a Papa Francesco
In occasione del suo 84esimo compleanno, tanti gli auguri che sono pervenuti da ogni parte del mondo al Santo Padre. Dal Premier Conte, al Presidente della Repubblica, Mattarella; ma anche dal mondo dello spettacolo, della musica, del sociale. Tutti, ma proprio tutti, vogliono far sentire la propria vicinanza (anche se solo virtuale o da lontano) a Papa Francesco.
Il suo esser “nostro compagno di viaggio” in questo anno particolare
Ma non meno importante sia il ringraziamento di tutti i cattolici per averci fatto riscoprire, non solo la gioia del Natale e l’importanza del presepe anche in questo momento così difficile, ma soprattutto la sua costante presenza durante il periodo più difficile dell’anno: la scorsa Pasqua.
Francesco solo, nell’immensa Basilica di San Pietro, a celebrare il Triduo Pasquale, la morte e la Resurrezione di Cristo…senza sapere che, più di 20 milioni di fedeli, credenti e non, erano lì con lui, a pregare e a la pandemia sarebbe finita al più presto.
Grazie a lui, molti cuori hanno scoperto per la prima volta Dio e la preghiera. Molte persone lontane sono ritornate a Cristo.
Il presepe per Papa Francesco: “Dio ci ama sempre”
Ed eccoci arrivati al Santo Natale. Un Natale diverso, insolito ma grazie a lui, abbiamo riscoperto che il presepe è il segno del popolo cristiano. “Il mirabile segno del presepe suscita sempre stupore e meraviglia. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia” – aveva scritto Francesco nella sua lettera “Admirabile signum”.
Grazie a lui abbiamo scoperto l’importanza massima del presepe: “Scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui”.
Il suo amore per Maria
Ma il nostro grazie a Papa Francesco va, anche, per averci insegnato il vero amore verso Maria, la madre di tutti noi: “Quando un cristiano mi dice che non ama la Madonna, che non gli viene di cercare la Madonna o di pregare la Madonna, io mi sento triste. Come si può non amare Maria? Maria è la mamma di tutti e come tale si comporta. La devozione a Maria è un’esigenza della vita cristiana”.
Papa Francesco: il ruolo di San Giuseppe
Grazie Papa Francesco per averci fatto porre l’attenzione sulla figura di San Giuseppe: “San Giuseppe svolge un ruolo molto importante nella vita di Gesù e di Maria. Lui è il custode che non si stanca mai di proteggere la sua famiglia”.
Grazie Papa Francesco: ci hai insegnato che, come i Magi, chiunque può avvicinarsi a Dio, anche se da molto lontano, e comprendere il suo vero amore: “I Magi insegnano che si può partire da molto lontano per raggiungere Cristo. […] Davanti al Re Bambino li pervade una gioia grande. Non si lasciano scandalizzare dalla povertà dell’ambiente. Non esitano a mettersi in ginocchio e ad adorarlo”.
Il nostro grazie al Pontefice
Grazie Papa Francesco, perché ognuno di noi ha compreso che, attraverso il presepe, c’è una vera e propria trasmissione di fede, una vera esigenza per ogni cristiano.
Grazie Papa Francesco per i tuoi quotidiani consigli, le tue parole semplici, le tue Lettere Apostoliche per ogni momento dell’Anno Liturgico. Grazie Papa Francesco per aver camminato con noi e per noi in quella Piazza San Pietro deserta, chiedendo perdono a Dio per tutti i nostri peccati ed invocando lui di “non lasciarci soli in balìa delle onde”.
Grazie Papa Francesco per aver detto il tuo SI a Cristo quando ti ha scelto alla guida della sua Chiesa. Sappiamo che non è stato facile, ma la tua fede è tanto grande: guidaci sempre nelle vicende della vita ed aiutaci a comprendere, sempre, il disegno d’amore di Dio per ognuno di noi.
Per una volta, non pregare tu per noi…pregheremo noi tutti per te, anche di più di quanto (sempre) ci chiedi.
Auguri Santità!
ROSALIA GIGLIANO