Cosa ci dice, oggi, Papa Francesco? Il consiglio del Santo Padre di oggi viene ad illuminare le vite di ognuno di noi. Ascoltiamolo.
La meditazione di Papa Francesco ci invita a guardare il volto dei poveri e a chiederci: “Ma perché sono sempre loro a pagare il prezzo più caro?”
Papa Francesco: “I poveri pagano sempre”
Papa Francesco, nella sua quotidiana meditazione, pone una domanda: “Sono sempre i poveri a pagare il prezzo della corruzione. Di ogni corruzione: quella dei politici e degli imprenditori, ma anche quella degli ecclesiastici che trascurano il loro dovere pastorale per coltivare il potere. Perché?”.
La storia di Nabot: la corruzione
“Denuncio con parole forti il peccato della corruzione, nel quale cadono tante persone che hanno potere, potere materiale o potere politico o potere spirituale. La storia di Nabot di Izreèl, il quale si rifiuta di cedere al re Acab la sua vigna, ereditata dal padre, e per questo, su istigazione della regina Gezabèle, viene lapidato. Un brano molto triste della Bibbia. Questo Nabot sembra un martire, un martire di quel re, che governa tiranneggiando e opprimendo.
Per impadronirsi della vigna, Acab al principio fa a Nabot una proposta onesta: «Ma io te la compro, te la cambio per un’altra». Poi però, di fronte al rifiuto dell’uomo di privarsi dell’eredità dei suoi padri, se ne va a casa amareggiato, sdegnato, comportandosi quasi come un bambino capriccioso. È a questo punto che sua moglie Gezabèle organizza un processo farsa con falsi testimoni e fa uccidere Nabot, consentendo al marito di prendere possesso della vigna. E Acab lo fa, tranquillo, come se niente fosse accaduto”.
Papa Francesco: “Il peccato della corruzione”
Con questo brano della Bibbia, Papa Francesco ammonisce chi corrompe: “Si ripete continuamente in tante persone che hanno potere, potere materiale o potere politico o potere spirituale. Ma questo è un peccato: è il peccato della corruzione. E come si corrompe una persona? Si corrompe sulla strada della propria sicurezza. Primo, il benessere, i soldi, poi il potere, la vanità, l’orgoglio, e di là tutto: anche uccidere”.
Papa Francesco è più volte tornato sull’argomento, e mai si stancherà di ammonire chi commette tale peccato. Preghiamo affinchè gli sforzi del Santo Padre non vadano perduti.
ROSALIA GIGLIANO
Dall’omelia in Santa Marta – 16/6/2014
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