Papa Francesco propone alcune sue riflessioni, per la prefazione di un libro, circa il periodo di pandemia che stiamo vivendo: “E’ come una tempesta improvvisa”.
Un virus come una tempesta che si è abbattuta su ciascuno di noi. Così il Santo Padre ha posto le sue riflessioni al libro “Comunione e speranza”.
Il periodo di lockdown, il Coronavirus, la pandemia e la crisi economica e sociale hanno completamente stravolto le nostre vite. Anche il Santo Padre, che in questi mesi è stato vicino ad ognuno di noi con la preghiera e la celebrazione della Santa Messa quotidiana, ha posto le sue riflessioni sul tema nella prefazione del libro “Comunione e speranza” a cura di Walter Kasper e George Augustin.
“La situazione drammatica ha reso evidente tutta la vulnerabilità, l’inconsistenza e il bisogno di riscatto di noi uomini e ha messo in discussione molte certezze, sulle quali ci siamo basati nella nostra vita quotidiana per i nostri piani e i nostri progetti” – ha scritto Francesco.
Un vero e proprio grido di allarme: “Una tempesta improvvisa che si è abbattuta su tutti noi. Ci ricorda che abbiamo dimenticato e trascurato alcune cose importanti della vita e ci fa riflettere su cosa sia veramente importante e necessario e cosa invece sia meno importante o lo sia solo in apparenza” – ha continuato il Pontefice.
La riflessione del Santo Padre si è concentrata, soprattutto, nel descrivere le sue sensazioni durante i primi mesi di chiusura: “Non poter celebrare la Santa Messa […] la trasmissione mediatica dell’Eucarestia è stata una soluzione di emergenza per la quale molti sono stati riconoscenti. Ma la trasmissione virtuale non può sostituire la presenza reale del Signore nella celebrazione eucaristica.
Ora preghiamo per far sì che si ritorni alla vita liturgica di prima […] basandoci anche su una frase che Gesù stesso ci ha detto: “Non abbiate paura! Io ho vinto la morte”.
Da un lato la tempesta, dall’altro la luce e la speranza di Cristo. Papa Francesco ci ha insegnato, in questo periodo a pregare, forse, come non avevamo mai fatto prima. Ma ora ci invita a guardare con ancora più speranza a quella luce, perché le tenebre e la tempesta del virus siano definitivamente scacciate via.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: acistampa.com
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