Vincere la mentalità egoista dei dottori della legge che sempre condanna. E’ il monito di Francesco nella Messa mattutina a Casa Santa Marta. Prendendo spunto dalla Prima Lettura, il Papa ha sottolineato che la nuova alleanza che fa Dio con noi in Gesù Cristo ci rinnova il cuore e ci cambia la mentalità. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Dio rinnova tutto “dalle radici, non soltanto nell’apparenza”. Nella Messa a Santa Marta, Papa Francesco si è soffermato sulla Prima Lettura, un brano della Lettera agli Ebrei, incentrata sulla ri-creazione che Dio fa in Gesù Cristo. “Questa alleanza nuova – ha osservato – ha le sue caratteristiche”. Primo, ha sottolineato il Papa, “la legge del Signore non è un modo di agire esterno”, entra nel cuore e “ci cambia la mentalità”. Nella nuova alleanza, ha ripreso, “c’è un cambio di mentalità, c’è un cambio di cuore, un cambio di sentire, di modo di agire”, “un modo diverso di vedere le cose”.
Superare la mentalità egoista dei dottori della legge che sanno solo condannare
Francesco fa l’esempio di un’opera alla quale un architetto può guardare in modo freddo, con invidia oppure con un atteggiamento di gioia e “benevolenza”:
“La nuova alleanza ci cambia il cuore e ci fa vedere la legge del Signore con questo nuovo cuore, con questa nuova mente. Pensiamo ai dottori della legge che perseguitavano Gesù. Questi facevano tutto, tutto quello che era prescritto dalla legge, avevano il diritto in mano, tutto, tutto, tutto. Ma la loro mentalità era una mentalità lontana da Dio. Era una mentalità egoista, centrata su loro stessi: il loro cuore era un cuore che condannava, sempre condannando. La nuova alleanza ci cambia il cuore e ci cambia la mente. C’è un cambio di mentalità”.
Dio perdona i nostri peccati, la nuova alleanza ci cambia la vita
Il Signore, ha soggiunto, “va avanti” e ci assicura che perdonerà le iniquità e non si ricorderà più dei nostri peccati. “E delle volte – ha commentato – a me piace pensare un po’ scherzando col Signore: ‘Tu non hai una buona memoria!’”. “E’ la debolezza di Dio – ha detto ancora – quando Dio perdona, dimentica”:
“Lui dimentica, perché perdona. Davanti a un cuore pentito, perdona e dimentica: ‘Io dimenticherò, non ricorderò i loro peccati’. Ma anche questo è un invito a non fare ricordare al Signore i peccati, cioè a non peccare più: ‘Tu mi hai perdonato, tu hai dimenticato, ma io devo…’. Un cambio di vita, la nuova alleanza mi rinnova e mi fa cambiare la vita, non solo la mentalità e il cuore ma la vita. Vivere così: senza peccato, lontano dal peccato. Questa è la ricreazione. Così il Signore ci ricrea noi tutti”.
Il Signore ci cambia il cuore per cambiarci mentalità
Infine, il Papa ha rivolto l’attenzione al terzo tratto, il “cambiamento di appartenenza”. Noi, ha detto, apparteniamo a Dio, “gli altri dei non esistono”, “sono stupidaggini”. “Cambio di mentalità”, dunque, “cambio di cuore, cambio di vita e cambio di appartenenza”. E questa, ha ribadito, “è la ricreazione che il Signore fa più meravigliosamente che la prima creazione”. Chiediamo al Signore, è la sua esortazione, “di andare avanti in questa alleanza di essere fedeli”:
“Il sigillo di questa alleanza di questa fedeltà, essere fedele a questo lavoro che il Signore fa per cambiarci la mentalità, per cambiarci il cuore. I profeti dicevano: ‘Ma il Signore cambierà il tuo cuore di pietra in cuore di carne’. Cambiare il cuore, cambiare la vita, non peccare più o non fare ricordare al Signore quello che ha dimenticato con i nostri peccati di oggi e cambiare l’appartenenza: mai appartenere alla mondanità, allo spirito del mondo, alle stupidaggini del mondo, soltanto al Signore”.
fonte: radiovaticana