Un discorso che, forse, in pochi si aspettavano. Ma Papa Francesco si sa, non conosce mezze misure ed è capace di sorprendere, e l’argomento particolare che ha toccato ne è la prova.
Parlare del momento del passaggio da questa vita a quella eterna non è facile, neppure per il Papa. Francesco lo fa con quel suo modo semplice, diretto e spontaneo che lo contraddistingue.
Cos’ha detto di specifico? Cerchiamo di capire assieme.
Sono degli argomenti difficili da affrontare, ma Papa Francesco sa sempre che parole usare in modo da rendere l’argomento, anche quello più difficile, complesso e doloroso da affrontare accessibile a tutti e, anche, più facile da “assorbire”. Il Pontefice, infatti, in un suo libro intervista dal titolo “El Sucesor” (“Il successore”), ha parlato di un momento particolare della vita, quale quello della morte.
Non è sempre facile parlare di morte e, ancora di più del passaggio da questa vita terrena a quella eterna. Ma Bergoglio ci è riuscito benissimo, concentrando la sua attenzione sì, sulla morte, ma partendo dal presupposto su come debbano esser cambiate, almeno per lui, le procedure del funerale di un Pontefice.
Papa Francesco rivela i dettagli del suo funerale
A queste parole, pronunciate da Francesco ma riportate da tutto il mondo, immediata è stata la reazione: “Perché il Papa ha deciso di affrontare questo argomento?”, o anche: “Perché ci parla del suo funerale e di come deve svolgersi?”, ed infine: “C’è qualcosa che non sappiamo sul suo stato di salute?”. Niente di tutto ciò.
Papa Francesco parla, come ben sappiamo, di ogni tipo di argomento ed affrontare anche quello della morte, del funerale e del suo svolgimento, certo, è difficile, ma inevitabile da affrontare. Una delle prime novità volute dallo stesso Francesco è quella dell’abolizione del catafalco. Infatti, alla morte di un Papa (e lo abbiamo visto, in ultimo, proprio con Benedetto XVI) c’è il rito dell’esposizione della salma alla pubblica venerazione dei fedeli, proprio su di un catafalco, nella Basilica di San Pietro.
Francesco non vuole tutto questo: niente catafalco, ma una bara semplice, “con dignità ma come ogni cristiano”. Dall’altro lato, ha voluto anche, una semplificazione propria del rito funebre: una sola veglia funebre, e non due, come si è fatto finora con tutti gli altri Pontefici che lo hanno preceduto.
Rito semplificato e sepoltura a Santa Maria Maggiore
Sempre riguardante il suo funerale, Francesco ha voluto ancora un altro tipo di cambiamento, che riguarda nel dettaglio proprio il rito stesso. L’attuale rituale delle esequie papali è complesso, per questo motivo Francesco ha deciso di ridurlo. E lo ha spiegato proprio partendo dall’ultima veglia funebre papale che si è celebrata, quella per il Papa Emerito, Benedetto XVI: “Sarà l’ultima veglia funebre celebrata così, con il corpo del Papa esposto fuori dalla bara, su un catafalco. Ho parlato con il cerimoniere e abbiamo eliminato questo e tante altre cose” – ha dichiarato Bergoglio nel libro – intervista.
C’è, infine, un ultimo aspetto che Francesco ha voluto cambiare: il luogo della sua sepoltura. Non nelle grotte vaticane, come i suoi predecessori, ma in Santa Maria Maggiore: “In una stanza in cui conservavano i candelabri. E’ quello il luogo mi hanno confermato che tutto è pronto” – ha spiegato. La Basilica mariana è uno dei luoghi più cari al Papa sin da prima della sua stessa elezione al soglio di Pietro.
Cambiamenti sì, ma sempre nello stile sobrio che contraddistingue Francesco.