Il Papa ha ritenuto opportuno sanare “una ferita” che lo aveva fatto vedere al mondo in una veste non sua.
Papa Francesco ha incontrato la donna che, in Piazza San Pietro, gli tirò l’abito, portandolo a schiaffeggiarla leggermente sulla mano.
Un attimo che è diventato, subito, di dominio mondiale: Papa Francesco, irato, che da uno “schiaffetto” sulla mano di una fedele che gli aveva tirato l’abito ed il braccio. Era il 31 dicembre 2019 quando il Santo Padre, dopo la celebrazione con la recita del Te Deum, dirigendosi verso il presepe presente in Piazza San Pietro, si era fermato a salutare i fedeli lì riuniti.
Una donna di origine asiatica, essendo riuscita solo a sfiorarlo e volendogli parlare, lo tirò a se in modo un po’ irruento. La reazione di Francesco fu istintiva: un’espressione contrariata in viso e uno schiaffetto sulla mano della pellegrina.
Gesto che ha dell’umano e del comprensibile. “Tante volte perdiamo la pazienza; anch’io, e chiedo scusa per il cattivo esempio di ieri” – aveva detto il Pontefice il giorno dopo l’accaduto.
Papa Francesco ha voluto incontrarla, per stringerle la mano ed avere un piccolo incontro con lei. Un incontro avvenuto al termine di un’udienza generale nell’aula Paolo VI. Nell’incontro, Francesco le ha ribadito di esser rimasto scosso dalla sua stessa istintiva reazione avuta e si è dimostrato molto dispiaciuto.
Il coraggio di chiedere perdono per un errore commesso: anche il Papa lo ha fatto. Ebbene sì, nonostante sia il Vicario di Cristo, anche lui ha chiesto perdono alla donna. Un gesto istintivo sì, ma che aveva dimostrato un Bergoglio lontano dai gesti d’amore e dolcezza ai quali siamo abituati a vederlo.
Una umana richiesta di perdono da parte di un uomo che, proprio in questi casi, si è dimostrato degno successore di Cristo. Proprio Gesù ci ha insegnato di chiedere perdono di ogni nostra azione che non rispetti l’essere cristiano. E il Santo Padre ne è stato l’esempio.
“Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe” – scrive l’Evangelista Marco (MC 11, 25). Il perdono che Papa Francesco ha chiesto alla donna, è segno di come ognuno di noi, riconoscendo le proprie colpe e mancanze, può avvicinarsi al fratello e riparare, e chiedere anche al Padre il perdono.
Il Padre, di certo, non lascerà la preghiera inascoltata.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: avvenire.it
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