Nella Messa mattutina a Casa Santa Marta, Papa Francesco ha parlato ancora una volta di umiltà, ma questa volta lo ha fatto in relazione alla scelta di Dio. Il pontefice infatti ha spiegato che per sentire la voce di Dio bisogna farsi piccoli, poiché coloro che si sentono grandi o lo sono nella società non hanno l’umiltà di percepire il messaggio di Cristo. A questo ha aggiunto che la religione come la fede è una questione di scelta, noi sappiamo che Cristo ha deciso di sceglierci, ma perché questa decisione non sia vana anche noi dobbiamo scegliere lui.
L’omelia del Santo Padre è cominciata con la lettura di un passo del Deuteronomio, quello in cui Mosè dice al suo popolo: “Tu sei un popolo consacrato al Signore, tuo Dio: il Signore, tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo popolo particolare fra tutti i popoli che sono sulla terra. Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli – siete infatti il più piccolo di tutti i popoli –, ma perché il Signore vi ama”.
Nel commentare queste parole Papa Bergoglio ha detto che Gesù ha deciso di immischiarsi nella nostra vita e compiere un percorso insieme a noi. Si è trattato di una scelta che lo ha reso prigioniero dentro di noi per amore e questo suo amore è così immenso che non finisce mai, dunque la sua scelta è permanente: “Siamo stati scelti per amore e questa è la nostra identità. E’ Lui che ha scelto te, ti ha chiamato e si è legato”, quindi ha sottolineato: “Se noi non crediamo questo, non capiamo cosa sia il messaggio di Cristo, non capiamo il Vangelo”.
Se si legge il Vangelo si comprende come Gesù abbia scelto i piccoli, si sia innamorato di loro ed è per questo motivo che: “Se tu vuoi capire qualcosa del mistero di Gesù, abbassati: fatti piccolo. Riconosci di essere nulla”. Secondo il pontefice è da questo mancato processo di umiltà che sorge il problema di fede, nella vita, infatti, non basta essere virtuosi: “Possiamo essere tanto, tanto virtuosi ma con niente o poca fede; dobbiamo incominciare da qui, dal mistero di Gesù Cristo che ci ha salvato con la sua fedeltà”.