Come riceviamo l’Eucarestia?
A questa domanda risponde direttamente papa Francesco.
Il dubbio di ognuno di noi: la si riceve in mano o in bocca?
Come si riceve l’Eucarestia
Quante volte ci siamo posti la domanda: ma la comunione va ricevuta in mano, o direttamente in bocca? In bocca così non passa per la mano che può essere impura, o in mano per una questione di praticità? A questo interrogativo, durante un’udienza generale, ha risposto direttamente il santo padre, dando alcune direttive anche sul significato del ricevere l’Eucarestia.
“L’Eucarestia è rappresentata dall’ostia consacrata durante la Messa e, sin dall’inizio, i primi fedeli desideravano ardentemente riceverla durante il banchetto eucaristico. Ricevere l’Eucarestia è stato sempre il segno, sin dall’inizio, della pienezza della Santa Messa. Ma se vogliamo essere precisi, la vera pienezza si riceve quando la comunione viene fatta sotto le due specie, quella del pane e del vino, in segno del corpo e sangue di Cristo” – ha detto Francesco.
Papa Francesco: come ci si accosta alla Comunione
Ma come ci si accosta alla Comunione? “Ci si accosta, in primis, con tranquillità d’animo; poi in forma processionale, come stabilito dalla Conferenza Episcopale, ricevendo il sacramento in bocca o, dove sia permesso, sulla mano, a seconda di come lo si preferisce” – ha continuato il santo padre.
Ma l’importante è il dopo la comunione: “Dopo aver ricevuto la Comunione, ognuno di noi deve custodire il dono nel proprio cuore, meditandolo in silenzio, oppure cantando il canto d’accompagnamento ala comunione, il tutto come segno di ringraziamento a Cristo che, ancora una volta, si è donato per ognuno di noi” – ha descritto papa Francesco.
Papa Francesco: il prodigio dell’Eucarestia
Ciò sul quale però, Francesco, ha fatto porre l’attenzione, è come “dopo aver ricevuto Cristo nel nostro cuore, scompaiano da esso tutti gli egoismi. La comunione è quel qualcosa che ci apre e ci unisce a lui: è questa la bellezza, è questo il prodigio della Comunione”.
Il santo padre afferma anche che, durante una celebrazione eucaristica, noi non ci nutriamo solo del copro di Cristo ma anche della sua parola: “Cristo dona se stesso nella parola oltre che nell’Eucarestia, sia sull’altare dell’Eucarestia che sull’altare della Parola. Il sacerdote, dopo aver spezzato il pane, lo mostra a tutta l’assemblea, invitando a guardare l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. Mentre il sangue di Cristo è la medicina effusa per la redenzione dei nostri peccati” – ha concluso.
Cosa è stato deciso a Medjugorje
Purtroppo non è sempre possibile capire se il fedele, effettivamente, una volta che ha ricevuto la Comunione nelle mani, subito la porti alla bocca o meno. Come abbiamo già descritto in un nostro articolo, a Medjugorje il visitatore apostolico Hoser, per evitare il furto ed il contrabbando di ostie (specie quelle che le sottraggono per rivenderle ai riti satanici), ha disposto che “la Santa Comunione venga a riceversi solo in bocca”.
Tutto il mistero dell’amore di Dio per ognuno di noi è racchiuso nell’Eucarestia, ma non sempre è rispettato da tutti.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: aleteia.org