La nostra deve essere una fede non pigra, ma gioiosa di annunciare Dio al mondo. E’ ciò che Papa Francesco chiede ad ognuno di noi.
“Come deve essere la nostra fede?”: con questa domanda, Papa Francesco dà inizio alla sua quotidiana meditazione.
Papa Francesco: “Come deve essere la nostra fede”
La nostra fede: questo è il perno principale della meditazione quotidiana del Santo Padre. “Come deve essere la nostra fede? È la domanda degli apostoli ed è anche la nostra. La risposta è: «una fede inquadrata nel servizio» a Dio e al prossimo. Un servizio umile, gratuito, generoso, mai a metà. Solo così è possibile aprirsi davvero alla speranza dell’incontro finale con Gesù”.
Quante volte ci chiediamo come deve essere la nostra di fede, come la nostra fede possa influenzare il nostro quotidiano vivere. Il Papa ci aiuta così: “Quando i discepoli chiedono: «Signore, accresci in noi la fede», Gesù risponde: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: Sràdicati e vai a piantarti nel mare, ed esso vi obbedirebbe».
Il Signore parla di una fede potente, tanto forte da essere capace di fare grandi meraviglie, ma a una condizione: che questa sia inserita entro la cornice del servizio, che porti al servizio. Un servizio totale, come quello del servo che ha lavorato tutta la giornata e quando torna a casa deve servire il Signore, dargli da mangiare e poi riposarsi”.
Il servizio totale a Dio
“Apparentemente sembra un po’ esigente, un po’ duro. Ma il servizio richiesto è totale perché è lo stesso messo in pratica da Gesù: lui ha fatto strada con questo atteggiamento di servizio; lui è il servo; lui si presenta come il servo, quello che è venuto a servire e non a essere servito” – ha spiegato Francesco.
Papa Francesco: “Ci allontaniamo per pigrizia”
Ma quante volte ci allontaniamo da Dio solo per pigrizia: “Noi possiamo allontanarci da questo atteggiamento del servizio innanzitutto per un po’ di pigrizia: diventiamo cioè comodi, come hanno fatto quelle cinque ragazze pigre che aspettavano lo sposo ma senza curarsi di avere l’olio necessario nelle lampade.
E la pigrizia rende tiepido il cuore. Tanti cristiani sono così: sono buoni, vanno a messa, ma per quanto riguarda il servizio si mettono in gioco fino a un certo punto. Eppure, ha sottolineato, quando dico servizio, dico tutto: servizio a Dio nell’adorazione, nella preghiera, nelle lodi, servizio al prossimo e «servizio fino alla fine” – ha concluso il Santo Padre.
Chiediamo a Dio la grazia di seguirlo anche nel servizio, affinchè il nostro cuore non si intiepidisca mai.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: w2.vatican.va
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