Papa Francesco esorta i frati conventuali: “Siate ministri della misericordia”.
L’importanza dell’ascolto del Vangelo e il dono della fraternità: questo è indispensabile per un frate.
Papa Francesco, in occasione anche dell’elezione del nuovo ministro generale, Fra Carlos Trovarelli, incontra in udienza una rappresentanza dei frati conventuali: “Vi esorto a farvi servi, accompagnando anche gli altri sulle strade che conducono a Dio. Solo così sarà possibile colmare l’emorragia degli abbandoni alla vita consacrata e sacerdotale” – ha detto Francesco.
Riconciliarsi, chiedere perdono e misericordia: queste sono le caratteristiche dei veri costruttori di pace quali devono essere i frati francescani. Il papa, ricordando anche il rinnovo dei nuovi statuti dei frati che toccano gli elementi essenziali della vita fraterna e missionaria, dice: “E’ un lavoro faticoso il vostro. Mantenere e rinnovare i vostri statuti significa assicurare alle generazioni future di frati tutto il vostro patrimonio. La concreta sequela al Vangelo è la regola fondamentale voluta da San Francesco e mi fa piacere che quella frase del santo d’Assisi Predicate il Vangelo di Cristo, con le parole e con i fatti sia sempre di più, per voi un modo di vivere”.
“Il Vangelo è, per voi, la vostra regola e la vostra vita. Pregatelo insieme e, sull’esempio di Maria, meditatelo assiduamente. Essere frati vuol dire essere fratelli e la fraternità è un dono da accogliere gratuitamente, un dono nel quale non ci sono consumatori ma costruttori. La vostra deve essere una realtà accogliente, una realtà in cui è possibile fare una pausa nella vita quotidiana, dove si contemplano il silenzio e lo sguardo di Dio. Un’esperienza dove ognuno è chiamato ad amare il proprio fratello” – ha detto il papa.
“La fraternità sia vissuta con lo spirito dell’orazione e della devozione, come una vera e propria scuola di comunione. La vostra è una difficile scelta di vita che si oppone a quello che la vita di oggi ci chiede: il successo ad ogni costo. San Francesco non vi chiede di essere minori, ma di seguire Gesù che è venuto qui per servire, e non per essere servito” – ha concluso il santo padre.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va
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