Essere felici stando insieme agli altri: questo è il monito che Papa Francesco lancia a tutti i giovani del mondo.
“Non ci siano i selfie dell’anima. Non lasciate che la società vi lasci vivere nella solitudine” – così Papa Francesco ai giovani di tutto il mondo.
“Imparate a donarvi e ad accogliere chi cerca rifugio. Non vivete da zombie in società, sì ricche, ma schiave della solitudine” – è questo il messaggio che Papa Francesco ha lanciato ai giovani di tutto il mondo.
“Non è un’utopia: è possibile costruire un futuro basato sulla cultura della fraternità, dove la diversità è ricchezza, senza ricorrere al bullismo o all’aggressione. La strada è quella di donarsi perché per essere felici, non possiamo guardarci allo specchio, abbiamo bisogno di Dio e degli altri” – così il Pontefice hai tanti ragazzi giapponesi che ha incontrato durante il suo viaggio Apostolico.
Papa Francesco illustra loro come è possibile incontrare Dio anche nelle situazioni di ogni giorno: “Ci sono uomini e donne che si sono dimenticati di ridere, che non conoscono il senso della meraviglia, vivono come zombie, il loro cuore ha smesso di battere a causa dell’incapacità di celebrare la vita con gli altri.
Quanta gente nel mondo è materialmente ricca, ma vive come schiava di una solitudine senza eguali! Penso alla solitudine che sperimentano tante persone, giovani e adulti, delle nostre società prospere, ma spesso così anonime. Madre Teresa diceva che questa è vera povertà spirituale, è la solitudine la sensazione di non essere amati”.
“Le cose sono importanti ma le persone sono indispensabili. Testimoniate che l’amicizia sociale, l’amicizia fra voi, è possibile! La speranza in un futuro basato sulla cultura dell’incontro, dell’amicizia, dell’accettazione, della fraternità e del rispetto per la dignità di ogni persona, specialmente verso i più bisognosi di amore e comprensione. Senza bisogno di aggredire o disprezzare, ma imparando a riconoscere la ricchezza degli altri” – ha continuato Francesco.
L’importanza delle cose, ma ancora di più delle persone: su questo ha rimarcato il Pontefice: “Hanno inventato tante cose, ma grazie a Dio non ci sono ancora i selfie dell’anima. Per essere felici, dobbiamo chiedere aiuto agli altri. Che la foto la faccia un altro! Usciamo da noi stessi e andiamo verso gli altri, specialmente verso i più bisognosi”.
Papa Francesco, infine, punta il dito contro il bullismo: “Dobbiamo unirci tutti contro questa cultura e imparare a dire: basta! Non è sufficiente che le istituzioni educative o gli adulti utilizzino tutte le risorse a loro disposizione per prevenire questa tragedia, ma è necessario che tra voi, tra amici, tra compagni, vi mettiate insieme per dire: No! No al bullismo! No all’aggressione verso l’altro!
Questo è male! Non esiste un’arma più grande per difendersi da queste azioni di quella di alzarsi tra compagni e amici e dire: “Quello che stai facendo, il bullismo, è una cosa grave”.
Le parole di Papa Francesco inducono i giovani di tutto il mondo a pensare e a riflettere per cresce in un mondo sano. Preghiamo perché le sue parole non vadano al vento.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va
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