Papa Francesco ha celebrato la Terza Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani. Una occasione per riflettere su una fase particolare della vita.
“La vecchiaia è un tempo benedetto dal Signore”: sono state queste le parole con le quali il Santo Padre ha racchiuso il senso pieno e profondo della celebrazione della giornata per i nonni da lui voluta.
Francesco, che più volte ha affermato di esser anche lui parte integrante di questa età, ieri ha voluto celebrare questa giornata a San Pietro.
Papa Francesco e la forza degli anziani
Una giornata speciale quanto particolare allo stesso tempo quella che si è celebrata ieri in tutto il mondo: la Giornata Mondiale degli anziani e dei nonni. Un argomento che sta particolarmente a cuore al Santo Padre, non solo perché, come più volte anche lui ha specificato, di sentirsi parte di questa età, ma anche per porre l’attenzione sugli anziani, spesso messi da parte da una società che corre troppo velocemente “per aspettare i loro tempi”.
Durante l’omelia, Francesco ha posto l’attenzione su e verso ogni anziano: “Penso a loro che hanno già fatto un lungo tratto di strada nella vita e, se si voltano indietro, vedono tante cose belle che sono riusciti a realizzare, ma anche sconfitte, errori, qualcosa che – come si dice – se tornassi indietro non rifarei”. Ma afferma anche che il Signore raggiunge ciascuno di noi con parole di dolcezza, aiutandoci ad accogliere con pazienza e serenità il mistero della vita.
“Non lasciamoli da soli”
Si rivolge ai giovani, invitando a guardare agli anziani perché sono le loro radici, sono quello che è passato si, ma sono anche la base sulla quale poggiare il loro futuro. Papa Francesco invita i giovani a non abbandonare gli anziani ma, anzi, a crescere insieme a loro.
“Stiamo attenti che le nostre città affollate non diventino dei “concentrati di solitudine”; non succeda che la politica, chiamata a provvedere ai bisogni dei più fragili, si dimentichi proprio degli anziani, lasciando che il mercato li releghi a “scarti improduttivi” – ha chiesto il Pontefice.
È la voglia e la volontà di “crescere insieme”, questo chiede con insistenza Francesco. Guarda agli anziani chiedendo di guardare tutte le cose belle che hanno realizzato nella loro vita, ma anche a non voltare la faccia davanti alle sconfitte che si sono state.
Non vivere di rimpianti, ma affidare tutto nelle mani del Signore: “La vecchiaia è un tempo benedetto anche per questo: è la stagione per riconciliarsi, per guardare con tenerezza alla luce che è avanzata nonostante le ombre, nella fiduciosa speranza che il grano buono seminato da Dio prevarrà sulla zizzania con cui il diavolo ha voluto infestarci il cuore”.
L’alleanza fra giovani ed anziani
Chiede ai giovani di essere alleati degli anziani, “perché la linfa di chi ha alle spalle una lunga esperienza di vita irrori i germogli di speranza di chi sta crescendo”. Vivere insieme, dialogare, crescere con gli anziani aiuta, dice il Papa, i giovani a comprendere a pieno il significato del loro essere radici per le generazioni che verranno.