In una recente lettera inviata a Padre Stefano Cecchin, Papa Francesco ha affrontato il tema della “liberazione” della Vergine da influssi legati alla malavita.
Il tema è tanto delicato, quanto importante. Papa Francesco, in una recentissima lettera inviata a Padre Stefano Cecchin, ha espresso il suo pensiero circa gli influssi che le organizzazioni di malavita hanno su eventi e testimonianze religiose. La lettera, che come riporta Aleteia è uscita sul settimanale “Maria con te”, ha affrontato il tema con estrema chiarezza e il Pontefice non si è risparmiato nel ringraziare di cuore il Sacerdote, per il grande impegno su questa tematica.
Papa Francesco: il ringraziamento a Padre Stefano
La lettera del Pontefice è molto sentita, soprattutto perché il tema è molto delicato. Il Pontefice ha dunque ringraziato il destinatario, Padre Stefano Cecchin, per il suo impegno, con la Pontificia Accademia Mariana Internazionale, in questa direzione. Attraverso la collaborazione di ecclesiastici, forze dell’ordine ed esperti antiracket, l’Accademia si sta occupando di mettere fine agli influssi della malavita organizzata sugli eventi religiosi.
Liberiamo la figura di Maria da tutto ciò
Al centro del pensiero di Papa Francesco c’è un concetto estremamente importante: la liberazione della figura della Vergine Maria da tutto ciò. Il chiaro riferimento è ai cosiddetti “inchini” delle statue mariane (ma anche di altri Santi) davanti alle case dei boss. A tutto ciò va poi a legarsi tutta una serie di influenze legate alla malavita sugli eventi religiosi e sui “luoghi dedicati alla Vergine”.
Combattere la “spiritualità deviata”
Il grande impegno che sta dimostrando la Pontificia Accademia Mariana Internazionale è quello di studiare a fondo i fenomeni criminali e mafiosi, al fine di combattere, con tutte le forze, la “spiritualità deviata”. Questa spiritualità deviata è pertanto rappresentata dagli eventi sopracitati.
La devozione mariana, sostiene fermamente Papa Francesco nella lettera, “è un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza”. Tale patrimonio va dunque liberato da queste sovrastrutture e poteri che non rispondono, in alcun modo ai criteri evangelici di libertà onestà e di giustizia.
Fabio Amicosante