Quando siamo tristi ed angosciati, pensiamo subito che Dio ci ha lasciati da soli in mezzo ad un mare in tempesta. Ma non è così, e Papa Francesco ci spiega perché.
“Tutto posso in colui che mi dà la forza”, ci insegna il Papa. Anche se la tristezza può esser pericolosa, non deve mai abbatterci, specialmente in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.
Papa Francesco è sempre stato vicino ad ognuno di noi, in particolare durante questo difficile anno che si è concluso. La pandemia da Coronavirus ci ha allontanati, ha posto delle regole di distanziamento sociale (oltre che igieniche) e, questo, ci ha fatti diventare anche tristi. Ma il Santo Padre, ha sempre pregato per noi e, anche in questa occasione, ha un suggerimento ed una parola di conforto per tutti.
“La tristezza è pericolosa, perché ci butta giù; state attenti” – ci dice Francesco. Ma come fare per combatterla?
Il Pontefice parte dall’inizio, dal farci capire cos’è la tristezza e come si insinua in noi: “Ci libera dalla paura, dal vuoto interiore, dall’isolamento, dai rimpianti, dalle lamentele […] Infatti, in noi, non mancano atteggiamenti negativi, che ci rendono autoreferenziali, preoccupati più a difenderci che a donarci”.
Noi siamo chiamati a vivere nella gioia, pur riconoscendo davanti a Dio che siamo peccatori: “La comunione, l’adorazione, la fede in Dio ci aiutano ad affrontare con fortezza le fatiche e le prove della vita […] Dio stesso è colui che prende l’iniziativa e sceglie di inserirsi, come ha fatto con Maria, nelle nostre case, nelle nostre lotte quotidiane, colme di ansie ma anche piene di desideri” – ci spiega Papa Francesco.
Ci fa porre, però, l’attenzione su uno degli aspetti più negativi della tristezza: “Il senso di sconfitta, che ci trasforma in pessimisti scontenti e disincantati dalla faccia scura. Nessuno può intraprendere una battaglia se in anticipo non confida pienamente nel trionfo. Chi comincia senza fiducia ha perso in anticipo metà della battaglia e sotterra i propri talenti” – continua Francesco.
Ed allora, ecco che ci viene incontro la frase della Lettera di San Paolo ai Filippesi: tutto posso in Colui che mi dà forza: “Il Signore dà la forza, sempre, non ce la fa mancare. La speranza è un dono di Dio. Dobbiamo chiederla. Essa è posta nel più profondo del cuore di ogni persona perché possa rischiarare con la sua luce il presente, spesso turbato e offuscato da tante situazioni che portano tristezza e dolore” – conclude il Pontefice.
Fonte: aleteia.org
ROSALIA GIGLIANO
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