Il monito del Santo Padre, è chiaro: imitiamo la pazienza di Dio e non guardiamo i difetti degli altri.
Papa Francesco ci invita a fare un profondo esame di coscienza e ad essere miti e pazienti, come lui lo è con ognuno di noi.
Papa Francesco: “Siate pazienti come Gesù”
“Siate pazienti e guardate a Dio”: così il Santo Padre durante l’Angelus di questa domenica. Nel commentare il brano del Vangelo del grano buono e della zizzania, Papa Francesco ci spiega qual è stata l’opera dei discepoli di Gesù: “L’azione dei discepoli dev’essere rivolta non a sopprimere i malvagi, ma a salvarli. Il buon seme e la zizzania rappresentano non il bene e il male in astratto, ma noi esseri umani, che possiamo seguire Dio oppure il diavolo”.
Francesco, però, ci spiega come oggi, molti scelgono la via del male, quasi come fossero un’erba nociva fra il grano buono: “Il male, certo, va rigettato, ma i malvagi sono persone con cui bisogna usare pazienza. Non si tratta di quella tolleranza ipocrita che nasconde ambiguità, ma della giustizia mitigata dalla misericordia”.
“Non sopprimere i malvagi, ma salvarli”
Ma come si può esser pazienti ed attendere che il malvagio comprenda di aver sbagliato? “Se Gesù è venuto a cercare i peccatori più che i giusti, a curare i malati prima ancora che i sani, anche l’azione di noi suoi discepoli dev’essere rivolta non a sopprimere i malvagi, ma a salvarli. E lì, la pazienza” – spiega il Pontefice.
Papa Francesco: “La zizzania seminata”
Inoltre, il Papa, ci fa comprendere come, anche, nelle nostre situazioni di vita quotidiana, può insinuarsi la zizzania: “Tante volte, abbiamo sentito che una famiglia che era in pace, poi cominciarono le guerre, le invidie […] “Eh, qualcuno è venuto lì a seminare zizzania”, o “questa persona della famiglia, con le chiacchiere, semina zizzania”. E’ sempre seminare il male che distrugge […]
Gesù ci dice di non inciampare in essa, di far sì che questa non intralci l’opera di salvezza che lui ha tracciato per noi” – conclude. Il male è sempre accanto a noi. Sta sempre a noi comprenderne la sua presenza e scacciarlo via.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va
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