Papa Francesco: “Mandarli indietro? Dobbiamo pensarci bene”

Papa Francesco: "Mandarli indietro? Dobbiamo pensarci bene"
(websource)

Papa Francesco ha espresso con poche semplici parole la sua contrarietà a rimandare indietro i migranti in Libia dopo aver visto un filmato in cui un ragazzo viene brutalmente torturato nei Lager Libici.

Con la querelle sui migranti trattenuti sulla Nave Diciotti al porto di Catania si è riaperto il dibattito su quale sia la politica migliore da applicare per affrontare l’emergenza migranti e la continua migrazione clandestina. In questi mesi sempre più persone, spinte anche dai proclami di governo, si sono convinte del fatto che la soluzione migliore sia quella di riportare i migranti in Libia, fornendo magari un sostegno economico al governo libico per affrontare l’emergenza. Ci sono in rete dei filmati, però, che potrebbero fare cambiare idea ai convinti assertori di questa politica, sono gli stessi che papa Francesco ha voluto osservare sul volo di ritorno dall’Irlanda e che gli hanno fatto esprimere ancora una volta un lecito dubbio sul migliore interesse dei migranti nell’essere rimandati in Libia.

Ragazzo torturato nel Lager libico, papa Francesco: “Rimandarli indietro? Dobbiamo pensarci bene”

Le immagini osservate con attenzione dal Santo Padre ci mostrano un ragazzo di colore la cui etnia non è conosciuta, legato ad un palo e torturato da due aguzzini. Nella bocca è stato inserito un bavaglio che serve a non fare udire le sue urla mentre questi lo colpiscono ripetutamente a mani nude e con un coltello. Le coltellate in tutto il corpo e anche in viso sono talmente tante da pensare che il giovane possa essere morto, ma il ragazzo, sebbene il suo viso sia coperto di sangue e ridotto ad una poltiglia, continua a respirare e resistere alla crudeltà disumana dei suoi carcerieri.

Non è dato sapere se il giovane sia morto in seguito al video che sta circolando in rete o se qualche parente desideroso di trarlo in salvo si sia indebitato pur di evitare che quel supplizio continuasse. Ciò che sappiamo è che questo video non è frutto di una violenza singola, ma di un costume disumano che da anni miete vittime nelle città libiche. Potreste non crederci, poiché è più semplice pensare che il nostro rifiuto ad accogliere sia motivato dalle più giuste intenzioni, eppure ci sono immagini che mostrano le condizioni di migliaia di migranti rinchiusi nei campi libici dove i trafficanti di esseri umani li tengono segregati in attesa di ricevere un compenso. Il papa le ha osservate e dopo ha detto ai media: “Ho visto un filmato in cui si vede cosa succede a coloro che sono mandati indietro. Sono ripresi i trafficanti. le torture più sofisticate”, quindi ha aggiunto che bisogna pensare allungo e bene prima di rimandarli indietro.

Luca Scapatello

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