L’amore per la musica sacra prende davvero tutti, anche Papa Francesco: “La musica sacra avvicina le persone a Dio”.
Un incontro particolare quello che Papa Francesco ha avuto con l’Accademia “Santa Cecilia” di Roma: “La musica nella chiesa è un dono di Dio”.
Quando la fede può essere espressa anche attraverso le note: è quello che facciamo ogni volta che celebriamo la Santa Messa nelle nostre parrocchie. Il canto liturgico che accompagna la celebrazione “ci serve a pregare due volte” – diceva Sant’Agostino.
Papa Francesco: “Chi canta, prega due volte”
Lo spirito della musica sacra è quello che ha permeato l’incontro in Vaticano che Papa Francesco ha avuto con l’Associazione “Santa Cecilia” di Roma: un momento in cui il canto sacro si unisce al Pontefice: “Vi esorto a continuare nella strada intrapresa, servendo al Liturgia con voce qualificata di spiritualità, di comunione, di tradizione” – ha detto loro.
Papa Francesco ha sottolineato un aspetto importante: “La musica sacra sia un ponte che non crea muri, ma che avvicini le persone a Dio. Perché chi canta prega due volte. Non fate una musica qualunque, ma una musica santa, perché i riti sono santi. Quando si prega Dio anche in musica, si deve dare il meglio, perché tutti possano comprendere e celebrare la grandezza del Signore”.
La musica sacra abbatte i muri
“Il coro guida l’assemblea ed è una voce qualificata e ricca di tradizione liturgica. Ciò che vi chiedo è di aiutare a cantare tutto il popolo di Dio con partecipazione attiva alla liturgia. Cantare, suonare, fare musica sono le cose più belle che danno gloria a Dio. Sia un privilegio, per voi, esprimere la preghiera a Dio attraverso la musica. Voi aiutate il popolo a partecipare al divino mistero di Dio con uno strumento privilegiato: il canto” – ha detto Francesco.
Papa Francesco: “Il linguaggio della musica sacra”
“La musica sacra avvicina tutti, perché è fatta di un linguaggio superiore” – ha concluso il Santo Padre.
Le parole di Sant’Agostino ancora riecheggiano nelle nostre chiese: “Chi canta bene, prega due volte”. Ascoltiamo e mettiamo in pratica queste parole perché la musica sia preghiera e non fonte di distrazione durante una celebrazione.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte. Vaticannews.va
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