Il forte linguaggio mediatico di Papa Francesco ha spinto molti a pensare che il Pontefice potesse propendere per una linea morbida nei confronti degli omosessuali, come dimenticare la strumentalizzazione che venne fatta di quella frase: “Chi sono io per giudicare?”. Ebbene chiunque fosse ancora in dubbio sul fatto che la linea della Chiesa a riguardo possa essere cambiata è invitato a leggere “Il Dono della vocazione presibiterale – Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis”, il documento pubblicato dalla congregazione per il Clero che aggiorna, norme, usi e costumi per l’accesso ai seminari dei sacerdoti.
D’altronde, poco tempo fa Papa Bergoglio aveva invitato i nuovi vescovi a porre molta attenzione sui seminari e sulla formazione perché da quello dipende il futuro della Chiesa e della sua dottrina. Ma soffermiamoci sul capitolo riguardante l’omosessualità ed il suo rapporto con la Chiesa, descritto chiaramente e dettagliatamente all’articolo 199: qui vi è scritto: “In relazione alle persone con tendenze omosessuali che si accostano ai seminari, o che scoprono nel corso della formazione tale situazione, in coerenza con il proprio magistero, la chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al seminario e agli ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay”.
Non vi sono sconti non solo per gli omosessuali praticanti ma anche per coloro che hanno tendenze e non accettano il loro essere e per quelli che si professano apertamente a favore dell’accettazione sebbene non abbiano alcun tipo di tendenza. La negazione al mondo omosessuale viene giustificata nello stesso articolo, nel documento infatti si legge che queste persone sono in una situazione di forte contrasto che potrebbe ostacolare il “Corretto” relazionarsi di uomo e donna. Ma anche e non secondariamente che una persona con tali tendenze potrebbe causare non pochi problemi alla comunità se fosse ordinata.
I seminaristi sono dunque avvisati, chiunque abbia tendenze o problemi psichici verrà escluso dal seminario, ed anche i ben pensanti devono finalmente fare i conti con una realtà che non cambierà mai, una realtà basata sul sacramento della famiglia naturale.