Papa Francesco: no a pregiudizi sulle donne, Gesù libera gli “scartati”

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Gesù salva gli scartati della società, li libera e gli ridona la dignità. E’ quanto affermato da Papa Francesco nell’udienza generale in Piazza San Pietro, la cui catechesi è stata tutta incentrata sull’incontro tra Gesù e l’emorroissa. Il Pontefice ha dunque sottolineato che, anche nella Chiesa, bisogna stare attenti a promuovere visioni della femminilità “inficiati da pregiudizi”. Salutando i pellegrini, il Papa ha rivolto un pensiero speciale ai cristiani del Medio Oriente. Il servizio di Alessandro Gisotti:

“Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata”. Papa Francesco si è soffermato, nella sua catechesi, sulla straordinaria fede dell’emorroissa, che sente che Gesù può salvarla. Era una donna “scartata dalla società”, rammenta, alla quale Gesù dona la salute e la libertà dalle discriminazioni sociali e religiose.

No a discriminazioni e pregiudizi contro le donne, Gesù ripristina la verità
“Questo caso – è stato il suo commento – fa riflettere su come la donna sia spesso percepita e rappresentata”:

“Tutti siamo messi in guardia, anche le comunità cristiane, da visioni della femminilità inficiate da pregiudizi e sospetti lesivi della sua intangibile dignità. In tal senso sono proprio i Vangeli a ripristinare la verità e a ricondurre ad un punto di vista liberatorio. Gesù ha ammirato la fede di questa donna che tutti evitavano e ha trasformato la sua speranza in salvezza”.

Nell’incontro con Gesù, ha detto ancora, si apre per tutti, “uomini e donne di ogni luogo e di ogni tempo, la via della liberazione e della salvezza”.

Tutti siamo peccatori, ma Gesù ci perdona con la sua misericordia
Francesco ricorda che l’emorroissa era timorosa, non voleva farsi vedere, ma quando Gesù incrocia il suo sguardo non la rimprovera, ma la accoglie con “misericordia e tenerezza” e cerca “l’incontro personale con lei”, dandole dignità. Questo, ha ripreso, vale per tutti noi quando ci sentiamo scartati per i nostri peccati:

“Oggi, a tutti noi, peccatori, che siamo grandi peccatori o piccoli peccatori, ma tutti lo siamo, eh?, a tutti noi il Signore ci dice: ‘Coraggio, vieni! Noi sei più scartato, non sei più scartata: io ti perdono, io ti abbraccio’. Così è la misericordia di Dio. Dobbiamo avere coraggio e andare da lui, chiedere perdono per i nostri peccati e andare avanti. Con coraggio, come ha fatto questa donna”.

La misericordia di Gesù indica alla Chiesa la via da compierenell’incontro verso ogni persona
Ancora, Francesco ha osservato che, chi si sente scartato come i lebbrosi o i senzatetto, si vergogna e – come l’emorroissa – fa le cose di nascosto. Gesù invece ci rialza in piedi, ci dà la dignità. Quella che Gesù dona – ha ribadito – è una “salvezza totale, che reintegra la vita della donna nella sfera dell’amore di Dio e, al tempo stesso, la ristabilisce nella sua dignità”:

“Gesù, ancora una volta, con il suo comportamento pieno di misericordia, indica alla Chiesa il percorso da compiere per andare incontro ad ogni persona, perché ognuno possa essere guarito nel corpo e nello spirito e recuperare la dignità di figli di Dio”.

Un pensiero speciale ai fedeli del Medio Oriente, perché la fede li sostenga sempre
Al momento dei saluti ai pellegrini, rivolgendosi ai fedeli di lingua araba ha dedicato un saluto particolare a quelli provenienti dall’Iraq, dalla Giordania e dal Medio Oriente. “Quando la speranza umana svanisce e tutto sembra impossibile – ha detto – il sole della speranza divina risorge per coloro che, nonostante il buio della prova, conservano accesa la fiamma della loro fede!”. ‎

fonte: radiovaticana

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