Il Papa ha approvato la scelta della CEI per la nomina del successore di Bassetti alla guida dell’episcopato italiano. Il suo nome circolava già da settimane, specialmente dopo le parole del Pontefice rilasciate al Corriere della Sera.
La sua figura negli scorsi mesi è stata addirittura messa in relazione a uno dei possibili “papabili” al prossimo conclave.
Il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo Bologna e per anni assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio, è stato eletto nuovo presidente della Cei, prendendo il posto del cardinale uscente Gualtiero Bassetti. Zuppi è stato votato dai vescovi italiani all’interno di una rosa di tre nomi composta dal cardinale di Siena Paolo Lojudice e dal vescovo di Acireale monsignor Antonino Raspanti.
La scelta di Papa Francesco per la guida della Cei
Papa Francesco ha confermato la scelta dei vescovi, come aveva fatto cinque anni prima con il cardinale Bassetti. Tuttavia nelle scorse settimane, nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il Papa aveva invitato i vescovi ad eleggere un cardinale, autorevole, e che “abbia la possibilità di scegliere il segretario”, aveva detto Francesco. Restringendo quindi notevolmente la lista dei cardinali facenti parte della Conferenza episcopale italiana.
Molti avevano infatti già immaginato che l’indicazione del Pontefice guardasse in particolare Zuppi, nome che da mesi gira tra i commentatori vaticani come uno dei possibili candidati a ricoprire il ruolo di Pontefice dopo Bergoglio. Così è stato. Il cardinale Zuppi è infatti una figura particolarmente esposta e ben descritta dai media italiani, grazie al suo impegno a favore di poveri, migranti, emarginati e per la pace.
Chi è il cardinale Zuppi, arcivescovo di Bologna
In quest’ultimo caso, è stato particolarmente importante il ruolo giocato da Zuppi negli accordi di pace in Mozambico nel 1992, per i quali fu centrale la Comunità di Sant’Egidio e “don Matteo” funse da mediatore di quel sanguinoso conflitto che proseguiva da anni. Appena arrivato a Bologna, le sue uscite insieme al cantante Francesco Guccini gli fecero subito conquistare la simpatia del capoluogo emiliano, e ancora oggi continua ad essere particolarmente amato dai bolognesi, in particolare per le sue iniziative di carattere sociale.
Da sacerdote, Zuppi nel 2010 è stato chiamato a guidare la parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, nella periferia orientale della città. Nel 2011 viene nominato prefetto della diciassettesima prefettura di Roma, e il 31 gennaio 2012 Benedetto XVI lo ha nominato Vescovo titolare di Villanova e Ausiliare di Roma (per il Settore Centro). Il 27 ottobre 2015 papa Francesco lo ha nominato alla sede metropolitana di Bologna e il 5 ottobre 2019 creato cardinale con il Titolo di Sant’Egidio.
Il saluto del cardinale Bassetti accompagnato dagli applausi
Nel suo discorso di saluto, il cardinale Bassetti ha ripercorso gli anni di presidenza e toccato tutti i temi che lo hanno interessato in prima persona, commovendosi più volte durante il suo lungo intervento. “Tra poco, come prevede lo Statuto, provvederemo alla definizione di una terna di nomi da presentare al Santo Padre per la nomina del nuovo Presidente della CEI. Non si tratta di una operazione amministrativa, ma piuttosto di una azione da compiere secondo lo Spirito. Desidero fare al mio successore i migliori auguri e mi impegno fin da ora a pregare per lui. Grazie”, ha detto Bassetti, accompagnato da un lungo applauso.
Un pensiero lo ha rivolto anche al Papa, che ieri aveva dialogato a porte chiuse con i vescovi. “Abbiamo intavolato un dialogo sincero e appassionato. Gli rivolgiamo un pensiero grato per il tempo che ci ha donato e gli confermiamo il nostro affetto, la nostra vicinanza e la nostra preghiera”, ha affermato Bassetti. “In questi anni, nella veste di Presidente di questa Conferenza Episcopale ho potuto godere di un rapporto diretto con Lui, che mi ha fatto sentire ancora di più non solo all’interno della Chiesa che è in Italia, ma anche parte della Chiesa universale. Lo ringrazio per la fiducia che mi ha sempre accordato e del cammino che abbiamo percorso insieme a servizio della Chiesa”.