Il Santo Padre sta trascorrendo un periodo di riposo e di vacanze estive, diminuendo i suoi incontri e i contatti con l’esterno.
Ma c’è chi, oltre Oceano, afferma che Papa Francesco e la sua voglia di innovare la Chiesa, siano state “spente” dal Coronavirus.
Wall Street Journal: “Papa Francesco debole”
Diceva una canzone: “Parole, parole, parole”. E forse, su Papa Francesco, in questo momento, se ne stanno usando troppe e, molte volte, anche fuori luogo. Il Santo Padre, era stato annunciato, in questo mese di luglio, ha scelto di trascorrere un periodo di riposo e di tranquillità, per pregare ancor di più e meditare sui suoi prossimi impegni pastorali.
L’Angelus domenicale sempre presente, la preghiera costante e vicina a chi soffre durante questa pandemia…eppure, da oltre Oceano, c’è chi afferma che la sua volontà di rinnovamento si stia, piano piano, affievolendo. Un articolo del Wall Street Journal, scritto da un vaticanista, afferma che “la pandemia da coronavirus abbia assai indebolito Papa Francesco”.
Le parole anche di altri giornalisti
Ovviamente non dal punto di vista fisico, ma proprio nella sua capacità di influenzare e portare avanti quella spinta riformatrice che così tanto ha caratterizzato il suo Pontificato. “Se non riesce a inserirsi nel dibattito pubblico a causa delle restrizioni sui viaggi o sugli eventi pubblici a Roma, la rilevanza di Papa Francesco si riduce” – scrive John Allen, fondatore del sito di news Crux, intervistato proprio dal giornale Americano.
“Papa Francesco e la pandemia che l’ha reso debole”
Il vaticanista del Wall Street Journal scrive nel suo articolo: “Diversi osservatori ritengono che Papa Francesco dia il meglio di sé quando può fare qualcosa di concreto: dalla visita a Lampedusa, dalle sue prediche per le richieste di pace, ai suoi viaggi […] Nessuna di queste cose è possibile durante una pandemia. Tutte le visite e gli impegni più rilevanti nell’agenda del Papa, come il prossimo Convegno Eucaristico o la sua visita in Indonesia, sono stati rinviati”.
“Accanto a questo, anche il fatto che il Santo Padre debba fare i conti con i guai finanziari del Vaticano e i continui casi di abusi su minori da parte dei membri della Chiesa” – continua il giornalista nel suo articolo.
La forza di Francesco e la sua vicinanza a noi durante la pandemia
Ma se da un lato la pandemia ha bloccato le “visite e le uscite” di Francesco, dal punto di vista morale, materiale, spirituale non si può dire che il Papa sia stato fermo ed in silenzio. In questo periodo di lock down ha parlato, ha aiutato, ha operato forse più di chiunque altro, soprattutto per aiutare il prossimo e gli ammalati in difficoltà.
Le sue donazioni di respiratori a vari ospedali d’Italia e non solo, guanti, mascherine e gel disinfettanti per i poveri, la preghiera da solo in Piazza San Pietro per il mondo intero, le udienze in streaming per far sentire sempre la sua voce.
Non si può proprio dire che sia stato con le mani in mano!
Il suo modo di esserci vicino
Certo…la sua voglia di riformare non è mai piaciuta a tutti, specie all’ala conservatrice del clero. Le sue aperture, i suoi dialoghi con tutti, il suo non tirarsi indietro ed il suo non rispettare il protocollo. Tutto questo l’ha fatto amare da tutto il popolo di Dio.
Ovviamente, ci sono delle spine nel fianco che Papa Francesco sta affrontando e sta cercando di risolvere, cose che non possono esser risolte in un batter d’occhio. Ma affermare che il suo modo di essere e fare e la sua persona si stiano indebolendo, è una frase un po’ eccessiva.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: ilpost.it
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