Per il pontefice la felicità è una delle condizioni fondamentali per vivere la propria vita.
Mai come in queste ore è d’uopo parlare della ricerca della felicità. No, non c’è un sequel del film di Muccino. Dopo che ieri si è conclusa la giornata mondiale dedicata proprio al soddisfacimento di questo bisogno primario dell’uomo. Spesso si dice che lo stadio di felicità non esiste, che si tratta di qualcosa che è impossibile raggiungere, che la vita consta di tanti attimi di felicità, i quali sommati ci permettono di ritenerci soddisfatti o sereni.
Anche la serenità è uno stato d’animo che non si può mantenere inalterato, troppe le variabili della vita, troppe quelle legate alle relazioni con le altre persone. Ma la ricerca della felicità non è altro che il tentativo di raggiungere un equilibrio interiore che ci permetta di godere degli attimi felici della nostra vita. Già solo aver raggiunto questo equilibrio è un passo importante e ci permette di guardare al futuro con speranza. Non vogliamo dire che ottenerlo sia semplice, ma che riuscirci è un modo di avvicinarci, anche solo per un attimo, a quella sensazione che ci attende nell’aldilà.
In un articolo uscito su ‘Vatican News‘, viene raccolto una specie di decalogo dei consigli utili a raggiungere la felicità. Consigli dati nel corso di questi sei anni da papa Francesco. Il primo consiglio scelto è “Aprirsi agli altri“. Il Sommo pontefice non manca mai di dire che aprirsi agli altri è il primo passo per sentirsi soddisfatti. Poter fare del bene a qualcuno è un modo per sentirsi utili. Il secondo passo è invece “Cacciare la malinconia“. Secondo il papa una delle caratteristiche del cristiano è quella di essere positivo e mettere da parte la tentazione maligna di essere tristi.
Il terzo consiglio è “Amare“. Nel corso della Giornata Mondiale della Gioventù del 2014, il Santo Padre ha spiegato che la gioia nasce dall’incontro e che solo il saper amare e saper ricevere l’amore può donarci vera gioia. All’amore si lega poi l “Umorismo“. Saper ridere degli altri e di se stessi è un atteggiamento che porta da un lato a non prendersi troppo sul serio (restare umili) e dall’altro ci permette di essere positivi. Un altro passo importante da compiere per essere felici è “Saper perdonare“. Troppe volte ci troviamo prigionieri di rabbia e rancore, perdonare gli altri ci libera da quella prigionia.
Un altro consiglio che ha dato spesso il Santo Padre è quello di imparare a “Ringraziare“. Essere contenti per tutto quello che ci circonda, stupirsi dei piccoli gesti ed essere grati di ogni piccola cosa che riceviamo, ci permette di liberarci dal desiderio e dall’invidia. Un altro combustibile di felicità è per papa Francesco “L’Impegno ed il riposo“. Lavorare e impegnarsi per essere utili a sé stessi e agli altri dona soddisfazione, così come il giusto riposo. Nei momenti di difficoltà che tutti troviamo e troveremo nella vita “Pregare” e condividere la “Fraternità” sono strumenti fondamentali per ritrovare serenità e gioia.
Gli ultimi due punti sono correlati alla preghiera e si tratta di “Abbandonarsi nelle mani di Dio” ed essere consapevoli di “Essere amati“: una volta accettata la verità del Vangelo ed aver incontrato Gesù si è consci che Dio ci ama e che il modo migliore per attendere l’approdo al Regno dei Cieli e quello di affidarci a Dio, così da riuscire a sopportare qualsiasi croce.
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Luca Scapatello
Fonte: Vatican News
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