Cosa ci dice, oggi, Papa Francesco? Il consiglio del Santo Padre di oggi viene ad illuminare le vite di ognuno di noi. Ascoltiamolo.
La meditazione di Papa Francesco ci invita ad ascoltare attentamente Gesù ed il suo invito a stare insieme con lui, nella piena Misericordia.
Papa Francesco, oggi, ci parla della Misericordia, attraverso le parabole dove Gesù risponde alle mormorazioni degli scribi e dei farisei: “Essi criticano il suo comportamento e dicono: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Con questi tre racconti, Gesù vuol far capire che Dio Padre è il primo ad avere verso i peccatori un atteggiamento accogliente e misericordioso. Dio ha questo atteggiamento”.
“Nella prima parabola Dio è presentato come un pastore che lascia le novantanove pecore per andare in cerca di quella perduta. Nella seconda è paragonato a una donna che ha perso una moneta e la cerca finché non la trova. Nella terza parabola Dio è immaginato come un padre che accoglie il figlio che si era allontanato; la figura del padre svela il cuore di Dio, di Dio misericordioso, manifestato in Gesù.
Un elemento comune a queste tre parabole è quello espresso dai verbi che significano gioire insieme, fare festa. Non si parla di fare lutto. Si gioisce, si fa festa. Il pastore chiama amici e vicini e dice loro: «Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta».
La donna chiama le amiche e le vicine dicendo: «Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto»; il padre dice all’altro figlio: «Bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato»”.
Il gioire, lo stare insieme: su questo pone l’attenzione Papa Francesco: “Gesù ci presenta il volto vero di Dio: un Padre dalle braccia aperte, che tratta i peccatori con tenerezza e compassione. La parabola che più commuove – commuove tutti –, perché manifesta l’infinito amore di Dio, è quella del padre che stringe a sé, abbraccia il figlio ritrovato.
E ciò che colpisce non è tanto la triste storia di un giovane che precipita nel degrado, ma le sue parole decisive: «Mi alzerò, andrò da mio padre». La via del ritorno verso casa è la via della speranza e della vita nuova. Dio aspetta sempre il nostro rimetterci in viaggio, ci attende con pazienza, ci vede quando ancora siamo lontani, ci corre incontro, ci abbraccia, ci bacia, ci perdona. Così è Dio! Così è il nostro Padre! E il suo perdono cancella il passato e ci rigenera nell’amore”.
Essere rigenerati dall’amore di Dio: questo è quello di cui il mondo di oggi ha davvero bisogno.
ROSALIA GIGLIANO
Dall’Angelus – 11/9/2016
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