Perché papa Francesco ha eluso i baci all’anello del pescatore?
Il pontefice è contrario a quello che ritiene un gesto di venerazione che mette eccessiva distanza tra sé e gli altri fedeli.
Papa Francesco elude il bacio all’anello dei fedeli, sul web infiamma la polemica
La visita di papa Francesco al Santuario di Loreto aveva una grande rilevanza. Si trattava infatti della prima volta in cui il Sommo pontefice argentino rendeva visita al luogo sacro. Una visita legata a due ulteriori gesti storici. Il primo riguarda la celebrazione della Messa nella Basilica di Loreto, evento che non si verificava dal 1857 (ovvero prima dell’unità d’Italia). Il secondo la firma dell’esortazione post sinoidale (avvenuta per la prima volta fuori dalle mura Vaticane).
Eppure questo momento che racchiudeva un incontro spirituale ed insieme storico è stato sottolineato solo per le polemiche che ne sono scaturite. Nelle ore successive alla visita, infatti, sono stati condivisi i video che mostrano l’incontro del Santo Padre con alcuni fedeli. Uomini e donne in ordinata e devota fila aspettavano il proprio turno per stringere la mano a papa Francesco e porgergli i propri omaggi. Un momento intenso che ha generato veementi polemiche, ma per quale motivo? Semplice, il papa ritirava la mano per evitare che i fedeli baciassero l’anello del pescatore.
Ecco perché papa Francesco ha eluso il bacio dell’anello
Il video in questione ha generato numerose polemiche sul web con alcuni delatori che hanno addirittura urlato allo scandalo e all’infrazione del protocollo. Quella del Papa non è stata una volontà di sottrarsi all’affetto dei fedeli, al contrario è stato un modo per non elevarsi eccessivamente sopra di essi. Da tempo è noto che Bergoglio non ami molto il bacio dell’anello perché lo ritiene un gesto di riverenza che pone una distanza eccessiva tra sé e il fedele che ha di fronte. Persino Benedetto XVI, suo predecessore conosciuto per la sua competenza dottrinale e la sua aderenza alla tradizione, era solito negare la mano per il bacio all’anello.
Tale correlazione tra i due ultimi papi ci porta alla considerazione riguardante il protocollo infranto. In questo ci sono molti gesti che fanno parte della tradizione, ma non necessariamente sono legati all’essenza del cristianesimo o a tradizioni che risalgono al Vangelo. Già papa Pio XII aveva iniziato ad eliminare alcuni retaggi del passato, rimanenze del periodo in cui la Chiesa esercitava il periodo temporale che risultavano inadeguati ai tempi ed in alcuni casi umilianti per i fedeli. Tra questi c’era sicuramente il bacio della pantofola o i caudatarii, lunghe vesti che presentavano una coda infinita e che i chierichetti erano costretti a tenere sollevata per tutto il tragitto fatto dai cardinali.
Certi gesti allontanano dalla strada
Con questo vogliamo sottolineare la presenza di protocolli, a volte semplicemente gestuali, che cambiano di semantica nel corso dei secoli. Il bacio dell’anello è probabilmente uno di questi: sebbene il fedele compia quel gesto come segno di amore nei confronti della Chiesa e per traslazione per amore di Dio, a livello comunicativo può essere percepito come un segno di servilismo o idolatria nei confronti del Sommo Pontefice. Bergoglio ha annunciato sin dal primo giorno di pontificato di voler rinunciare a tutte quelle pratiche e quei protocolli che avevano allontanato gli alti prelati e il papa dal luogo che compete ad un pastore di Dio, ovvero la strada. Questo ulteriore segno va interpretato come l’ennesimo tentativo di avvicinarsi a chi ne ha veramente bisogno.
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Luca Scapatello